la Repubblica, 29 marzo 2019
Infiltrazioni di plasma per Ronaldo
Cristiano ha dodici giorni di tempo per guarire, non sono molti ma possono essere abbastanza, purché, magari usando il suo stesso sangue come medicina, si acceleri il più possibile. E in questo momento le guarigioni più rapide, ma soprattutto più efficaci, dalle lesioni muscolari le garantisce la medicina rigenerativa, la scienza biomedica che ha scoperto come riparare le fibre con un trattamento a base di infiltrazioni di plasma centrifugato del paziente medesimo. Sarebbe per questo motivo che mercoledì Ronaldo prima di tornare a Torino ha fatto un salto a Barcellona: è stato visto nella Clinica Corachan, un centro medico di eccellenza all’avanguardia proprio nella medicina rigenerativa. La Juventus nega che il portoghese, che ieri mattina ha cominciato il lavoro di fisioterapia alla Continassa, abbia sostenuto visite mediche oltre a quelle di Lisbona, ma la sua presenza a Barcellona non è passata inosservata e diversi media spagnoli hanno riferito del suo passaggio in ospedale.
Alla Corachan sono abituati a trattare sportivi di ogni genere. A loro, quest’anno, si è rivolta a più riprese anche la Roma che, tormentata da una stagione di infortuni muscolari a raffica, ha spedito in Spagna Dzeko, Schick, Pastore, Perotti, El Shaarawy. E anche se per i giallorossi è stata un’annata da questo punto di vista disgraziata, gli effetti delle cure catalane sono stati considerati molto buoni, persino nel caso dei vulnerabilissimi polpacci di Pastore, che per una volta non ha più avuto ricadute. La tecnologia della Corachan, sviluppata da un laboratorio che si chiama M2RLAB, è più avanzata di quella attualmente disponibile in Italia. Le sue centrifughe di precisione, in particolare, consentono il trattamento di lesioni anche molto piccole, proprio come quella di Ronaldo. Per un infortunio tutto sommato modesto come il suo, è sufficiente un’infiltrazione di plasma centrifugato: il trattamento è tutto qui, quindi non sono necessari altri viaggi in Spagna.
Secondo gli specialisti della Corachan, il loro metodo consente di ridurre anche del 40 per cento i tempi di guarigione, anche se non ci sono ancora evidenze scientifiche così precise in tal senso. Di sicuro, la terapia cellulare ha effetti antinfiammatori e antidolorifici molto spiccati: in pratica l’iniezione fa effetto nel giro di 48- 72 ore, consentendo all’atleta infortunato di intensificare in sicurezza la riabilitazione. Ed è provato un drastico calo del rischio di recidiva. Dodici giorni non sono tanti, ma possono bastare.