Libero, 27 marzo 2019
È più vicino il pillolo, l’anticoncezionale maschile
Un nuovo anticoncezionale maschile ha superato i test di sicurezza e tollerabilità, dopo che un campione di uomini sani l’ha utilizzato quotidianamente per un mese. E ha prodotto risposte ormonali coerenti con una contraccezione efficace. I test sono statti presentati all’Endo 2019, l’incontro annuale della Endocrine Society a New Orleans, negli Stati Uniti. Il contraccettivo orale maschile sperimentale si chiama “dodecilcarbonato di 11-beta-metil-19-nortestosterone” o “11-beta-Mntdc”. Si tratta di un testosterone modificato: presenta le azioni combinate di un ormone maschile (androgeno) e un progesterone, ha spiegato la ricercatrice Christina Wang, del Los Angeles Biomed Research Institute (La BioMed). «I nostri risultati suggeriscono che questa pillola, che combina due attività ormonali in una, ridurrà la produzione di sperma preservando la libido», assicura Wang. Lo studio è stato condotto su quaranta uomini sani. Dieci partecipanti allo studio hanno ricevuto una capsula placebo, gli altri trenta hanno ricevuto il farmaco in due dosaggi diversi. Cinque uomini hanno riportato una diminuzione della pulsione sessuale, due hanno descritto una lieve disfunzione erettile, ma l’attività sessuale non è diminuita. Nessun partecipante ha smesso di prendere il farmaco per effetti collaterali gravi. Eppure, fanno notare gli esperti, poiché il farmaco richiede da 60 a 90 giorni per influenzare in maniera ottimale la produzione di sperma, 28 giorni di trattamento è un intervallo di tempo troppo breve per giungere a conclusioni sull’efficacia: si pianificano dunque studi più lunghi, per passare poi a test in coppie sessualmente attive.