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 2019  marzo 27 Mercoledì calendario

Il tesoro che se ne sta fermo in banca

Più o meno un terzo della ricchezza finanziaria degli italiani riposa sui conti correnti: circa 1.400 miliardi sul totale di 4.400 miliardi stimati da Banca d’Italia come patrimonio accumulato dagli italiani, al netto del mattone. Segno di sfiducia? Non solo. Anche sintomo di qualche tatticismo. Con la fine del 2018 e la sensazione di una fine del ciclo, molti aspettano l’occasione giusta per rientrare, comprando a prezzi migliori.
LE CRISI INTERNAZIONALI«Nel corso del 2018 due elementi sono stati determinanti per quanto riguarda l’andamento dei mercati: la politica rialzista della banca centrale americana e un inatteso rallentamento del commercio internazionale dovuto prevalentemente alla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. L’effetto combinato del rallentamento e del peggioramento delle condizioni di liquidità hanno determinato una fortissima correzione di quasi tutte le asset class venendo quindi meno il vantaggio della diversificazione» spiega Alessandro Solina, direttore Investimenti di Eurizon, la fabbrica prodotto di Intesa Sanpaolo.
Dopo il boom del 2017 e lo sboom del 2018, c’è chi dice che il 2019 sarà l’anno del «ritorno alla realtà per i mercati finanziari». Il problema è capire di quale realtà si parla, per poter offrire qualche indirizzo di comportamento per chi voglia utilizzare il risparmio finanziario accumulato. «Spesso a guidare i mercati finanziari non è tanto la realtà macroeconomica, ma la percezione che i mercati hanno della realtà a prescindere che essa si materializzi o meno.
L’esempio tipico è il comportamento dei mercati nel quarto trimestre 2018, allorché gli stessi si erano convinti che il 2019 avrebbe rappresentato l’anno in cui sarebbe finito il ciclo di espansione decennale dell’economia statunitense con conseguenze nefaste sull’economia dell’intero globo. Siamo quasi alla fine del primo trimestre dell’anno e lo scenario sembra essere completamente cambiato» commenta Giordano Beani, head of multi-asset fund solutions di Amundi Sgr.
L’INVERSIONE DELLA FED«L’elemento di novità del 2019 è stato sicuramente un diverso atteggiamento della Fed conferma Solina di Eurizon – che ha interrotto la politica rialzista, migliorando sensibilmente le condizioni finanziarie del sistema. Nel frattempo la guerra commerciale ha trovato una sorta di tregua e i mercati assegnano una probabilità rilevante alla definizione di un accordo. Quindi per il 2019 la domanda da porsi è la seguente: questi due elementi di disturbo intervenuti in un ciclo economico già abbastanza longevo (essendo partito nel 2009) sono ora venuti meno oppure hanno già provocato dei danni tali da poter prevedere una nuova pesante recessione nel 2019?».
ANCORA VOLATILITA’Luca Tobagi, investment strategist di Invesco ha una risposta: «Se, come crediamo, anche nel 2019 vivremo fasi di volatilità più intensa sui mercati finanziari, benché auspicabilmente meno violente del 2018, si potrebbero creare buone opportunità per investire, disciplinatamente, sulla debolezza in attività finanziarie legate ad alcune tendenze strutturali di lungo periodo, come ad esempio l’evoluzione dei trend di consumo e il piano di investimenti infrastrutturali della nuova via della seta», tanto per restare connessi alla più stretta attualità.
La caratteristica di quest’anno quindi potrebbe essere che i mercati, passati da una fase di depressione, a una di quasi euforia nel giro di pochi mesi, «comincino a soffrire di una patologia bipolare» commenta Beani di Amundi Sgr.
«A nostro giudizio i primi segnali di ripresa economica dovrebbero manifestarsi nel secondo/terzo trimestre e dovrebbero provenire dalla Cina e dai paesi emergenti in generale. L’Europa e gli Usa invece dovrebbero iniziare a dare segnali di ripresa nell’ultimo trimestre» commenta Solina, che conclude: «A oggi sarà molto importante per la tenuta dei mercati e per confermare gli ottimi rendimenti da inizio anno che si assista alla fine del peggioramento del quadro economico. E per fortuna qualche segnale concreto in questa direzione lo stiamo registrando».