ItaliaOggi, 26 marzo 2019
Diritto & Rovescio
La vicenda dello scampato rogo sul pullman con 51 giovani studenti a San Donato Milanese sarebbe stata l’occasione per lodare il modo in cui è stata evitata la strage. Nel paese descritto come avvolto dal razzismo, un gruppo multietnico ma affiato di giovani viaggiava su un pullman. I giovani sequestrati, dimostrando un grande sangue freddo, sono riusciti ad allertare i carabinieri, dando loro informazioni esatte. I carabinieri sono piombati sulla corriera. In lotta contro il tempo, hanno rotto il vetro posteriore, aprendo un varco agli studenti che, sia pure terrorizzati, si sono sfilati in fretta, allontanandosi, senza spingersi, dalla bomba di fuoco sulla quale erano seduti. Sembravano degli incursori addestrati. Il paese descritto (soprattutto da noi) come disorganizzato ha dimostrato, in questa occasione, al mondo che cos’è l’organizzazione, cosa sono i carabinieri, cosa sono i giovani studenti italiani. Per un giorno c’era di che essere orgogliosi. Così, molto semplicemente. E felicemente. Purtroppo c’erano anche i politici a tirarsi la coperta dalla loro parte.