il Fatto Quotidiano, 26 marzo 2019
Marcello Pittella
Marcello Pittella, ex presidente della Basilicata, è nato a Lauria (Potenza).
“Non mi caverà una sola parola di bocca. La mia carriera politica si avvia alla conclusione. Della Basilicata parla mio fratello Marcello”. La Basilicata per un ventennio è stata affidata in comodato d’uso alla famiglia Pittella di Lauria. Il primogenito di Don Mimì, medico e senatore socialista deceduto l’anno scorso, è infatti Gianni, medico, oggi senatore del Pd, ieri europarlamentare, l’altro ieri assessore alla regione. Il secondogenito è Marcello, medico, oggi consigliere regionale di opposizione, ieri governatore, l’altro ieri assessore della Regione.
Marcello Pittella resta il re lucano.
Il re senza trono.
Una forza della natura: 9mila preferenze, primo degli eletti, con la lista personale.
Che fa più del Pd e di FI.
Porta in consiglio con le sue sole forze altri 4 consiglieri di diretta emanazione.
E taciamo dei voti raccolti dagli altri amici nelle liste collegate, ai quali avevo chiesto un sacrificio: correre per portare voti al centrosinistra.
Sebbene impedito dagli arresti domiciliari.
Impedito è la parola giusta.
Per qualche raccomandazione di troppo nella sanità. E che sarà mai!
Non mi tiro indietro, conosco il bisogno. Lei converrà. Magari non siamo nell’ortodossia, magari la raccomandazione è sconveniente, ma più di questo non c’è.
Nulla nulla?
Assolutamente…
Anche due suoi amici intimi (Cifarelli e Braia), indagati, sono stati eletti.
Il mio credo garantista mi fa dire che il giudizio finale è lo spartiacque. Bisogna considerare innocenti tutti fino a sentenza definitiva.
Pittella è innocente.
Gliel’ho detto. Il mio comportamento da un punto di vista etico può essere discusso ma assolutamente…
Tanto è vero che era pronto a ricandidarsi a governatore.
Lo meritavo. E l’80% del mio partito chiedeva il bis.
Candidato per rispettare la volontà popolare.
Novemila preferenze dove le mette? Preferenze singole, personali, dedicate. I voti non sono patate, non è che la semina si fa una volta e poi per tutta la vita dormi tranquillo. I voti bisogna innaffiarli ogni giorno, sono il frutto dell’impegno, dell’empatia, della dedizione.
Pittella forever: il Fatto.it le dedica l’apertura.
Concordo. È meritata.
Diciamocelo: Marcello Pittella avrebbe potuto gareggiare da governatore e perfino spuntarla.
Il bis era nelle cose. Avrei potuto illustrare i tanti impegni assunti, quelli portati a termine, le cose belle fatte.
Non l’hanno voluta.
Torno a fare il consigliere.
Non si stanca mai.
La politica è dedizione, missione.
E passione.
Passione, naturalmente. Ricordi che avevo rinunciato a candidarmi alle Politiche lo scorso anno. Ritenevo giusto ripresentarmi in Regione.
Con lei in campo il Pd non avrebbe preso la batosta…
Con me in campo… beh posso dire che il collegio uninominale me lo sarei guadagnato.
Senta Marcello, ma non è che siano troppi i Pittella per la Basilicata.
Forse è troppo, sì.
Le fa onore questa sincerità.
Però non si resta sulla cresta dell’onda per 50 anni per decreto. Vuol dire che c’è un lavoro, un impegno, una dedizione.
La passione, dicevamo…
La passione, esattamente.
Comunque, il Pd perde e Pittella con la sua lista personale vince. Anche nell’ora mesta della débâcle un nome si stacca e avanza.
La realtà è insuperabile. Bisogna tenerne conto.
Mettiamo che Zingaretti la chiami domani per un impegno nazionale.
Io ci sono.
Non dubitavo.
Vado dove servo.
A proprosito di servitù: il petrolio, oltre che annerire le montagne, serve alla Basilicata? I giovani scappano, il trend demografico piega verso il declino…
Si potevano fare accordi migliori con l’Eni. Io sono arrivato quando i negoziati erano già chiusi.
Il petrolio inquina, i lucani tossiscono.
Le royalties servono a tenere in piedi l’Università, a pagare i forestali. Se non ci fosse il petrolio…
Lei non si capacita del perché non sia governatore. Ha indicato Trerotola alla guida solo per dimostrare come si possa perdere.
Trerotola è un nome rispettato, è riuscito a tenere in piedi le diverse anime, ha affrontato una sfida difficilissima.
Senza un Pittella al governo la Basilicata sarà una gattina cieca.
Buonasera.