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 2019  marzo 25 Lunedì calendario

Lando Buzzanca

Lando Buzzanca, attore, è nato a Palermo.
Negli anni Sessanta e Settanta era il prototipo del maschio italiano, focoso e amante delle belle donne, in commedie come Il merlo maschio e Homo Eroticus. Poi, con il nuovo millennio, Lando Buzzanca ha conquistato la critica – e il pubblico – con ruoli impegnati in film per il cinema e fiction come I Viceré, Mio figlio, Lo scandalo della Banca Romana, Il restauratore. Ma negli ultimi anni l’attore siciliano, che ad agosto compirà 84 anni, si è progressivamente allontanato dalle scene. Come mai ultimamente ha lavorato così poco? «Perché ormai pagano molto meno di quanto dovrebbe prendere un attore. Ho appena rifiutato quattro film: tre perché pagavano poco e il terzo perché non mi piaceva il personaggio che mi avevano offerto. Oggi purtroppo è così e oltretutto le settimane a disposizione sono troppo poche: quando ho cominciato a recitare io avevamo quattordici settimane di lavorazione, oggi appena tre». Il suo ultimo film è stato, due anni fa, Chi salverà le rose?, dove era nei panni di un anziano gay: un ruolo inaspettato per un attore che è diventato famoso come simbolo della virilità. «Sì, ma nei miei film c’era sempre grande ironia, io facevo ridere, ero sempre preso in giro dalle donne emancipate. In questo film invece il mio personaggio era un uomo malato che a poco a poco muore, un bellissimo ruolo. È stato un mio successo personale perché hanno scritto solo di me». Si vocifera ora di un progetto per la tv, Casa Buzzanca: è vero? «Sì, è una cosa che dovrei fare con Francesca, la mia ragazza: ma la verità è che non mi piace più lavorare, ogni tanto dico lasciamo perdere. Anche perché la memoria mi sta abbandonando, faccio fatica a ricordarmi le cose. Ho quasi 84 anni, meglio che me ne sto a dare amore a me e alla mia ragazza. Perché io ho la disgrazia di essere ancora un uomo che vive di amore». Francesca Della Valle, la sua fidanzata, ha 40 anni meno di lei. Non le pesa la differenza di età? «Io a Francesca lo dico, ho 42-43 anni... ma non è vero! Però non voglio pensare a quanti anni ho. Lei è una donna di una grande dolcezza e di straordinaria intelligenza, sono due anni e mezzo che stiamo assieme e mi riempie di amore e cose belle. Ci siamo conosciuti perché lei mi aveva proposto un ruolo in un film che non abbiamo più fatto. Mi ha poi raccontato di avermi visto la prima volta quando aveva 24 anni e di aver pensato che mi avrebbe sposato». È vero che la sposerà? «Lei vorrebbe. Anche oggi mi ha detto di essere pronta a farlo, ma io voglio aspettare almeno di vendere una grande villa che ho fuori Roma». I suoi figli sono felici di questa storia? «No, perché quando poi muoio lei potrebbe prendere parte dell’eredità, se fossimo sposati». La morte la spaventa? «No, penso che a un certo punto si muore e basta. Non credo che ci sia un Aldilà, anche se mio fratello Aldo, prima di morire, ha visto mia madre. A me piacerebbe arrivare a 90 anni, anche se dopo la morte di mia moglie Lucia ho cercato di ammazzarmi tagliandomi le vene e sono stato venti giorni in ospedale». Che marito è stato? «Sono stato un uomo di merda, perché appena trovavo una donna capace di farmi vivere un momento o un giorno insieme ci andavo. Però poi tornavo sempre a casa perché mia moglie l’amavo, l’amavo veramente. E lei amava me, nonostante aveva capito che la tradivo. Era una donna straordinaria, siamo stati sposati per 53 anni». Lei si è sempre dichiarato di destra e qualche anno fa ha detto proprio a Libero di stare con Berlusconi: la pensa ancora così? «Con quello che sta succedendo adesso, c’è Salvini che mi piace: è intelligente, per questo lo vogliono fare fuori. Ma è uno che parla dicendo cose serie: quando ha fermato le navi è perché non se ne poteva più, si stava esagerando. Aiutiamo le persone ma non tutti: non possiamo avere settecento milioni di persone che entrano in un paese, si stanno mangiando l’Italia».