http://www.monzareale.it, 24 marzo 2019
La storia d’amore tra Umberto e la duchessa Litta
Re Umberto I e la Contessa Eugenia Bolognini Litta Visconti sono i protagonisti di una delle storie d’amore che da sempre hanno appassionato Monza.
Si tratta di vero gossip reale del 1800!
Umberto ebbe infatti un matrimonio ufficiale con Margherita di Savoia ma anche un “matrimonio d’amore” che durò tutta la vita con Eugenia.
Aveva 24 anni quando Umberto sposò sua cugina Margherita, matrimonio deciso del padre, Vittorio Emanuele II, tramite un telegramma che diceva: “Vieni, ti ho trovato moglie”. Fu così che Umberto si trovò a dover sposare sua cugina, con la quale ricordava vagamente di averci giocato insieme da piccolo: era ovviamente solo un dovere di Stato che doveva assolvere.
In realtà erano già alcuni anni che Umberto aveva una relazione con la Contessa Eugenia, conosciuta durante un ballo di carnevale a Palazzo Reale a Milano. Il racconto ha un sapore un pò fiabesco: si narra che lei entrò nel salone vestita da principessa delle nevi, su una slitta bianco-oro in un abito guarnito da fiocchi di neve e bianchi veli trasparenti, ornata con gioielli costosissimi. Fu un colpo di fulmine: Umberto aveva solo 18 anni e lei 25, sette anni in più, ma la differenza di età non ebbe importanza perché rimasero insieme tutta la vita.
Eugenia era considerata una delle donne più belle d’Europa e veniva così descritta : “Nessuno poteva dimenticare il fascino e la vivacità dei suoi occhi. Il naso perfetto, l’arco sopraccigliare perfetto, la linea delle labbra e del volto perfetta e qualche cosa di regale nella carnagione chiara acquistavano nel lume di quello sguardo accrescimento di squisitezza e d’impero. Qulacosa d’ammaliante traspariva dal suo sguardo profondo. Pallida e nel tempo dotata di forme esuberanti che contrastavano con il collo di cigno con due bianche spalle pioventi, le spalle di certe esili statue greche.”
Donna molto bella, ma sicuramente non virtuosa, visto che si narra che mezza Milano avesse perso la testa per lei: Arrigo Boito se ne era innamorato, Balzac ne rimase incantato, come pure Napoleone III anni prima a Parigi…ed udite, udite..sembra che anche il padre di Umberto avesse avuto una relazione con la bella contessa. Che fosse forse una donna attratta dal potere e non spinta da più nobili sentimenti? Qualche dubbio ci viene…
Quando Umberto sposò Margherita era quindi follemente innamorato di Eugenia, la quale si rassegnò alle nozze facendosi promettere un “matrimonio in bianco”, anche se poi così non fu vista la nascita del figlio Vittorio Emanuele III.
Le due donne hanno quindi sempre saputo ed accettato i loro difficili ruoli. Non si può però dire che si siano spartite lo stesso uomo, perchè Umberto ha sempre praticamente vissuto con Eugenia (condividendo letto, cene e vacanze), specie da quando Margherita li ha colti in flagrante a Monza nelle stanze della Villa Reale.
Ma chi è questa femme fatale destinata ad entrare dalla porta di servizio nella storia d’ Italia?
Eugenia, milanese, aveva sposato a diciotto anni il ricchissimo duca Litta Visconti Arese, proprietario di uno splendido palazzo in corso Magenta a Milano e della principesca villa a Vedano al Lambro, più anziano di lei di quindici anni. Un signore discreto, pronto a uscire silenziosamente di scena, senza scandali, quando si accorse d’ avere per moglie l’ amante del principe ereditario. Ad Umberto lei cade subito tra le braccia: prima incontri furtivi a palazzo o in villa, poi nella garsonniere di via Cernaia a Monza, senza nascondersi, tanto che quella passione reale diventò presto pubblica.
Margherita però un giorno, entrando nella camera da letto di Umberto in Villa reale, li scoprì insieme e da allora decise di ricoprire solo il ruolo di Regina, senza più nessuna intimità: la loro vita pubblica scorre in modo ordinato, ma privatamente non ci fu più nessun rapporto. La sera Umberto si siede a tavolo con la moglie, non tocca cibo, si alza, si inchina, saluta e va da Eugenia per cena e per trascorrere la notte insieme. Quando i sovrani sono nella Villa Reale di Monza, Eugenia si trasferisce nella sua villa a Vedano al Lambro ed Umberto la raggiunge a cavallo, prendendo quel passaggio segreto che si può vedere nel guardaroba del Re: secondo me una delle cose più curiose che si possono scoprire in Villa, che fanno fantasticare ad occhi aperti. Ma lo immaginate il Re che apre l’anta dell’armadio, prende il passaggio segreto e galoppa per raggiungere la sua amata, lungo la cinta del parco? Io trovo l’immagine estremamente romantica…
Eugenia ebbe anche un figlio da Umberto, Alfonso, amatissimo da entrambi i genitori ma che purtroppo mancò giovanissimo, poi sepolto in una cappella nel Parco di Monza. Margherita era a conoscenza anche di questo e lo accettò, rammaricandosi anche per la coppia distrutta dal dolore per la perdita del loro figlio.
La storia d’amore fra Eugenia ed Umberto durò fino al 29 Luglio del 1900, quando egli fu assassinato dall’anarchico Bresci mentre assisteva ad una gara sportiva alla Forti e Liberi. Appena Margherita vide il corpo del Re portato in braccio dai suoi ufficiali si narra che urlasse: “Fate qualcosa, salvate il Re”, ma appena si accorse che era ormai tardi disse:” Hanno ucciso te, che amavi tanto il tuo popolo, questo è il più grande delitto del secolo”. Trascorse la notte in preghiera per il marito, poi la mattina successiva fece un gesto di grande umanità: mandò infatti a chiamare Eugenia nella sua villa di Milano e la fece stare da sola nella stanza dove si trovava il corpo del Re, per poi inginocchiarsi di fianco a lei in preghiera.
Finisce così tragicamente la grande storia d’amore fra Umberto ed Eugenia: una storia che potete immaginare visitando le stanze della Villa, passeggiando per il parco e per le vie che portano a Vedano, pensando di vedere il re che cavalca per raggiungere la sua amata lungo le mura del parco, e cercando di immaginare Villa Litta in tutto il suo splendore. Sarebbe bello poter entrare in quella villa privata per poterla visitare e vedere i luoghi dove hanno vissuto la loro bellissima storia d’amore…Chissa’, magari un giorno sara’ possibile e noi ve la faremo scoprire!