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 2019  marzo 23 Sabato calendario

Greta Ferro: Io che ho scoperto la mini per fiction

Greta Ferro, attrice, è nata a Campobasso.
Come accaduto in passato alle top model Kate Moss, Cindy Crawford, Jacquetta Wheeler, anche Greta Ferro è stata scoperta” per caso, in strada”. Un fatto di buon auspicio. «Tornavo dall’università quando ho visto avvicinarsi due uomini. Era sera, alla fermata del tram, stavo per usare lo spray al peperoncino prima di sentire che erano dell’agenzia Why Not e volevano offrirmi un lavoro come modella». Da allora sono passati due anni. Greta ne ha compiuti 23 e oggi è la prima italiana scelta come volto di Giorgio Armani Beauty. Ma nel futuro c’è il cinema, dopo una prima esperienza da protagonista nella serie tv Made in Italy che andrà in onda in autunno su Mediaset: storia della moda italiana anni Settanta con Margherita Buy e Raoul Bova, nel ruolo di Giorgio Armani. Greta, come è andata sul set? «Impegnativo, abbiamo girato tra Roma, New York e Marocco. Ho dato il meglio ma anche detto dei “no"». Ovvero? «Non voglio entrare nei dettagli. Ma è bene riconoscere la propria strada, imparare a seguire i propri sogni e non quelli che gli altri hanno per noi. Fa parte della crescita capire se rifiutare consigli che non ci permettono di fare ciò che sentiamo. L’ho imparato in famiglia». Moda, tv: come è iniziato tutto? «Studiavo Economia in Bocconi. Non avrei mai pensato di fare questo mestiere perché sono sempre stata goffa. Come Pippo. Ora vorrei seguire le orme di Natalia Vodianova, modella filantropa». Fino al 2017 il suo Instagram è come quello di tante studentesse fuorisede a Milano. Poi cambia. «Sì, in pochi mesi la mia vita è stata stravolta. Ma anche se viaggio molto continuo a preparare gli esami di notte e a chiedere aiuto alle amiche quando devo fare una valigia». Da studentessa di Economia, moda e bellezza hanno un ruolo nel cambiamento del Paese? «Parliamo di consumismo. Se si tornasse a prestare attenzione alla qualità dei beni di consumo piuttosto che alla quantità, si potrebbero ridurre sprechi. In linea con la filosofia del made in Italy e anche con tutti i movimenti globali». In passato ha recitato in uno spot per La Molisana, pastificio di famiglia. Le origini contano? «Moltissimo. Sono nata a Campobasso ma dentro di me scorre anche sangue abruzzese (devo dirlo, sennò mamma si arrabbia). La mia fortuna è stata nascere al Sud, con i suoi valori, ma aver viaggiato tanto e vissuto in Cina. Ho imparato a guardare all’altro con curiosità, la diversità è ricchezza». Non sono molte le top model italiane. Come vive questo privilegio? «Tenendo alti i valori del made in Italy – eleganza, cultura, creatività – per farne innamorare tutti». C’è qualcosa cui pensa di dover rinunciare? «Ai piccoli riti della quotidianità che sono la mia comfort zone». Il suo approccio alla moda? «Confuso. Approfitto di questo momento per prendere spunti, osservo le altre. Porto pantaloni, sneakers e maglioni maschili». Rubati a chi? «A papà e fidanzato». Chi è “lui”? «Voglio proteggermi, non vi dico il nome. È uno studente, conosciuto il primo anno di università, ha la mia età, è sveglio, in gamba, meraviglioso!». Cos’è lo “stile”? «Semplicità, raffinatezza. E un capo in cui sentirsi bene». Nel suo caso è... ? «Una giacca scamosciata vintage appartenuta a mia madre». Un abito acquistato che non ha mai osato indossare? «Una gonna di piume nere». In questo numero celebriamo la minigonna come capo di libertà. Lei cosa ne pensa? «L’ho sempre considerata un capo comune, ma studiando i mitici anni Settanta per la fiction, ho imparato ad attribuirle il giusto significato. Le minigonne di Mary Quant, hanno fatto la storia, no?». Ha una beauty routine? «Sì mi piace curare la pelle e uso poco make– up: correttore Power Fabric, mascara, ombretto. Per la sera fondotinta e rossetto Rouge d’Armani Matte nuance #400». Nella sua famiglia la pasta è di casa: le è mai stato chiesto di cambiare abitudini alimentari? «Non è facile liquidare il problema dell’anoressia nella moda in poche parole. Però no, non mi sono mai state fatte pressioni. Per fortuna posso mangiare” schifezze” senza ingrassare, grazie allo sport». Una cosa che è brava a fare e una in cui deve migliorare. «La crostata con la Nutella. Mentre devo imparare a camminare sui tacchi: ne ho comprati di altezze diverse per allenarmi. Vorrei riuscire a indossarli con la disinvoltura della mia amica Sara Sampaio».