ItaliaOggi, 22 marzo 2019
Ora i medici vanno a lezione di arti marziali
Cintura nera per i camici bianchi. «Vogliamo offrire ai colleghi strumenti pratici di autoprotezione in caso di aggressione». L’Ordine dei medici di Torino ha promosso una serie di lezioni di arti marziali per dare la possibilità agli specialisti di difendersi da possibili atteggiamenti violenti da parte di pazienti e parenti. Un’iniziativa singolare che prevede corsi pratici di Ki training, una disciplina che si basa sui princìpi della tecnica giapponese dell’Aikido.Le lezioni di arti marziali sono state inserite nei progetti formativi e culturali previsti per il 2019 e illustrati all’inizio della settimana dal presidente dell’Ordine di Torino e provincia, Guido Giustetto. I medici intendono proporsi come interlocutori attivi nei dibattiti sui temi contemporanei: diritti, diversità, false notizie sul web e sulla scienza, violenza, economia mondiale, sino alla salute e alla prevenzione nel campo dei vaccini e della corretta alimentazione. «Per un’informazione in grado di riportare al centro della comunicazione pubblica il confronto, l’analisi e l’attendibilità delle fonti», ha spiegato Giusetto.
Il corso di arti marziali, però, è l’attività più innovativa e curiosa. E verrà presentata oggi a Torino con un convegno sull’Aikido e le tecniche per contenere e depotenziare gli atteggiamenti aggressivi. Le lezioni si svilupperanno in una serie di incontri sperimentali di formazione, dieci in tutto, che verrà riservata a 30 partecipanti.
Dopo l’iscrizione, i presenti, durante la giornata organizzata a Villa Raby, nel quartiere San Donato, assisteranno agli interventi degli esperti sulle aggressioni al personale sanitario, sull’utilità del concetto di stabilità dinamica, a che cosa serve e come ottenerla, sulla pratica interattiva dei princìpi del Ki training, sulla stabilità posturale e le situazioni di pericolo, oltre al corpo nella relazione dello sguardo, del gesto e della voce. Con una dimostrazione pratica di Aikido.
Al tavolo dei relatori siederà, tra gli altri, Lodovico Benso, ex docente di Auxologia Okuden e cintura nera 4° dan di Aikido. «Vogliamo approfondire la conoscenza del fenomeno della violenza anche per migliorare la condizione professionale dei medici», ha detto all’edizione locale della Stampa la segretaria dell’Ordine dei medici, Rosella Zerbi.
Nel 2017, a Torino, sono stati segnalati 66 episodi di violenza verbale e fisica nei confronti dei medici. Per questo, i camici bianchi, nei corsi in programma dal 6 maggio al 9 luglio, impareranno a proteggersi da diversi tipi di aggressione, dagli spintoni ai calci. Due appuntamenti, in particolare, saranno dedicati alla propriocezione, la pratica basata sulla stimolazione del sistema neuromotorio volta a percepire e a riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio.