Il riconoscimento è arrivato dall’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani. Che effetto le fa? «Mi stupisce, non ho mai pensato di fare nulla di straordinario, faccio il mio lavoro». Funzionaria amministrativa, 63 anni e dipendente del Comune del Levante ligure dal 1981, ha due figlie, una nipote («coccolatissima perché si sa, da nonni si ha il cuore più tenero che da genitori») e la passione dei viaggi. L’ufficio — un po’ di spirito militare nel sangue c’è — dev’essere una macchina perfetta: «Vede queste pratiche? — spiega — Sono quelle della mattina, le impiliamo su un tavolo, ed entro la mattinata devono essere tutte evase e archiviate. La regola è non lasciare nessun arretrato».
È questo allora il segreto dell’efficienza? «Che arrivi la notizia di una nascita, un decesso o la richiesta di un cambio di residenza, i fogli non vanno abbandonati sulla scrivania. O almeno qui non lo facciamo, piuttosto ti fermi al lavoro dieci minuti in più ma la pratica la chiudi, non è come a scuola che quando suonava la campanella fuggivano tutti», sorride. Certo, «ci sono i Comuni in cui le pratiche si accumulano, magari per carenza di personale. Anche qui siamo sotto organico, ma ce la caviamo grazie alla collaborazione, tutti sanno fare tutto e il lavoro scorre veloce».
La sua squadra, come la definisce, conta 5 dipendenti, «per un Comune di 30 mila abitanti più 7 mila residenti all’estero. Curiamo più di 3500 pratiche all’anno». La velocità media a cui si viaggia è di 20 pratiche al giorno. Adottando da subito ogni novità: i documenti portati dai cittadini per le pratiche? Si scannerizzano, abolite le fotocopie. Le firme? Solo digitali e "grafometriche". Gli archivi tutti a computer. Le carte di identità elettroniche qui sono state adottate già dall’estate 2017, e da allora non si fanno più documenti cartacei.
«Sa qual è il punto? — riprende Macchiavello dietro alla sua scrivania — Sapersi adattare al mondo che cambia. E non sedersi mai». Non proprio il cliché del dipendente pubblico. «Ma non è vero, esistono i colleghi "seduti", ma ce ne sono tanti altri come noi. Lo dico anche ai giovani: il posto fisso — ammesso che di questi tempi si riesca ancora ad ottenerlo — non può essere una scusa per adagiarsi, altrimenti passa la voglia di lavorare. Proponete cose innovative. Il segreto è divertirsi». Si alza, fa il giro dell’ufficio, smista un po’ di posta, indica le schede elettorali pronte per essere consegnate in vista delle europee di maggio.
Altro che archivi grigi, scherziamo: anche un ufficio anagrafe può essere colorato, «guardi qui che lavoro fanno i miei colleghi, se su ogni faldone si scrive in diversi colori in base al tipo di pratiche contenute, è piùfacile trovarle».Ora, archiviato anche il premio e passato il momento di celebrità, «c’è da pensare alla pensione, potrei andare subito, ma magari resto ancora un anno, non ho detto che mi diverto?».