ItaliaOggi, 21 marzo 2019
Diritto & Rovescio
Il terrorismo islamico sta uccidendo la cronaca e spoglia il cittadino del diritto di sapere, possibilmente in fretta, come sono successe le cose. In base alla famosa eterogenesi dei fini, le autorità di polizia, politiche e giudiziarie, mettendo il bavaglio alle notizie di questo tipo, finiscono per accrescere l’allarme sociale su di esse. L’altro giorno, ad esempio, a Utrecht (Olanda) un pregiudicato aggredì a mitragliate un tram, uccidendo all’istante tre persone. La polizia, tra mille contorsioni (anche se il caso era evidente), si lasciò scappare che «l’ipotesi era di un attentato». Poi però disse che poteva essere un delitto passionale. Infine la polizia, dopo aver resistito per 48 ore, incurante del ridicolo, ha dovuto ammettere a malincuore che sì, quello del tram, era un attentato terroristico eseguito da un estremista islamico. Non è negando la verità alla gente che si riducono le pulsioni di rivalsa. È semmai contro un pericolo senza contorno che il senso di pericolo aumenta perché viene percepito come non ammesso e come dovunque.