Corriere Adriatico, 30 gennaio 2019
Foodiestrip, l’invenzione di due sambenedettesei contro le recensioni false di ristoranti
SAN BENEDETTO È made in San Benedetto la piattaforma dedicata alle recensioni di ristoranti che riduce il rischio delle “fake review”. Foodiestrip, utilizzabile anche come applicazione per iPhone e smartphone Android, è una piattaforma che si basa su un sistema di recensioni autentiche che certifica il recensore, ne controlla la geolocalizzazione e il tempo di permanenza nel locale, lo identifica in ottica social per tutti i membri della community e lo guida nella recensione attraverso un modello di domande a risposta chiusa. Lanciata nella rete lo scorso mese di giugno oggi conta 640mila locali censiti per 7360 attività certificate da 6900 foodies attivi settimanalmente. Sono 29mila, invece, le installazioni dell’app. Dietro tutto questo ci sono le brillanti menti di due sambenedettesi Alessio Poliandri e Fabrizio Doremi supportati nella realizzazione del progetto da Roberto Massi e Alessandro Capretti. «L’idea viene fuori durante una nostra serata romana nel 2012 – fanno sapere i fondatori di Foodiestrip – sviluppata poi negli anni attraverso diverse ricerche in Italia ma soprattutto all’estero. Per poi essere affinata nel 2016 e incubata come startup». L’obiettivo di Foodiestrip è quello di combattere le false recensioni all’interno delle piattaforme digitali.
«Al momento, uno studio francese ha evidenziato che il 35 per cento delle recensioni sono false: ciò crea un mercato vero e proprio, con agenzie che propongono recensioni a pagamento – proseguono gli ideatori -. Chi paga può diffamare i concorrenti e migliorare la propri reputazione con pareri positivi. Il mercato della reputazione ha toccato l’apice nel periodo dei Mondiali russi di giugno 2018, mese di lancio della nostra applicazione, con recensioni vendute a 500 euro l’una. Sempre in estate, infine, è arrivata una sentenza storica: a Lecce, una di queste agenzie, impropriamente dette di “ottimizzazione”, è stata condannata per diffamazione». Con Foodiestrip hanno dunque creato un’app con un check-in, che crea uno sbarramento. «Se ad esempio con Tripadvisor o Yelp chiunque può inserire una review senza neanche essere stato nel locale – spiegano – con il check-in si dimostra la permanenza reale e non quindi il semplice passaggio in zona del cliente nel locale. Dunque, i falsi sono eliminati».
Un’alternativa dunque sicura e trasparente alla più nota Tripadvisor, grazie al regolamento ferreo imposto dalla piattaforma. Ad oggi, l’azienda dà lavoro a 13 persone tra programmatori, copywriter, economisti, grafici, manager di prodotto, inoltre ha appena inserito in organico 10 agenti commerciali e collabora con 2 agenzie esterne, una milanese di comunicazione e l’altra composta da legali specializzati in digitali. Foodiestrip è scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play.