il Giornale, 17 marzo 2019
Harry e Meghan lasciano Kensington Palace
Traslochi di primavera. Capita anche nel regno di Elisabetta. In Inghilterra accadono moltissime cose ma sembra che i Windsor attirino gli interessi del resto del mondo più della Brexit e affinità varie.
Dunque Elisabetta la regina ha vergato un decreto, ovviamente regale, con il quale si annuncia che i duchi del Sussex, al secolo il principe Harry e la sua consorte, Meghan Markle, dovono lasciare la dimora di Kensington Palace per trasferirsi nella residenza di Frogmore Cottage, residenza di campagna a un miglio o meno dal castello di Windsor, la quale casa offre stanze da letto in numero di diciotto e nel parco, di centotrentamila metri quadrati, trovansi le tombe della regina Vittoria e del principe Alberto.
Al di là delle curiosità immobiliari e museali, il trasferimento si deve al fatto che i duchi separano la loro attività istituzionale, i loro uffici, la loro diplomazia. Harry e Meghan sbrigheranno le loro faccende sotto il controllo di Buckingham e avranno a disposizione uffici di comunicazione distinti con speaker personali, essendo differenti le esigenze dei due fratelli, eredi al trono, con il permesso del padre, primo in lista di attesa.
Infatti William e Kate, duca e duchesse di Cambridge, insieme con i pargoli, restano a Kensington Palace. Voci di popolo mormorano che il distacco sia dovuto alle beghe condominiali tra le due donne, Kate non ama Meghan e l’americana è entrata come un cow boy nella riserva indiana dei Windsor, trascinandosi appresso una tribù, nel senso della sua famiglia, che ne sta facendo di ogni, a differenza dei Middleton veramente molto british, lontani dale esternazioni, da reality show, di padre, fratello e sorella (stra) della giovane ex star televisiva.
In verità, Sua Maestà e Charles hanno capito che l’ascesa al trono comporti definizione araldica, casati definiti e distinti, dunque le coppie non scoppiano ma dividono semplicemente i loro domicili e, insieme, gli addetti stampa. Ad esempio Christian Jones si occuperà di William e Kate mentre per i duchi del Sussex sta lavorando Sara Latham, reduce dai trionfi, si fa per dire, ottenuti alla Casa Bianca con i Clinton e, per breve tempo, con Barack Obama.
Roba buona, dunque anche se l’ansia che affligge il popolo inglese non riguarda l’indirizzo anagrafico dei suddetti principi e duchi ma la nascita del pupo di Meghan e Harry. Trattasi di un affare vero, un business turistico, soprattutto per la catena degli Hilton che offre, in otto differenti alberghi, a otto coppie in attesa di un nascituro, pernottamento, pensione completa in camera Babymoon, benvenuto con aperitivo analcolico, massaggio gratuito, cuscini extra per maggiore comfort, room service di ventiquattro ore. L’evento riunirà tutti, indistintamente, figli, nipoti, cugini, fratelli e ducati. Sull’isola degli autentici famosi, la fiaba continua.