16 marzo 2019
1. “SE NON FOSSE MALATA, L’AVREI MESSA SOTTO CON LA MACCHINA” – MARIA GIOVANNA MAGLIE FA UNA BATTUTACCIA SU GRETA THUNBERG E VIENE INSULTATA SUI SOCIAL - VIDEO 2. LA MAGLIE NON CI STA E SCRIVE A DAGOSPIA: ''HO OSATO TOCCARE LA RAGAZZINA SIMBOLO DEL POLITICALLY CORRECT. UNA GIGANTESCA MACCHINA DI PROPAGANDA DELLA QUALE È IL TERMINALE SFRUTTATO E STRUMENTALIZZATO, CHE HA MANDATO IERI IN PIAZZA MILIONI DI RAGAZZI PER I QUALI, GUARDARE LE INTERVISTE, IL CAMBIO DI CLIMA È CONSEGUENZA DELLO SPREAD E SIMILI AMENITÀ E CASTRONERIE - NON HO INCARICHI PUBBLICI, NON HO TRASMISSIONI TELEVISIVE, COME MAI QUELLO CHE DICO È CONSIDERATO COSÌ GRAVE E PERICOLOSO?" – VIDEO
1 – CLIMA, MARIA GIOVANNA MAGLIE: ''GRETA THUNBERG? SE NON FOSSE MALATA LA METTEREI SOTTO CON LA MACCHINA'' Da www.repubblica.it
La scrittrice e opinionista Maria Giovanna Maglie, intervenuta nella trasmissione Un giorno da pecora di Radio 1, ha risposto così a chi le chiedeva cosa pensasse della giovanissima Greta Thunberg, la sedicenne svedese diventata il simbolo mondiale delle proteste ambientaliste studentesche, affetta dalla sindrome di Asperger.
LA LETTERA DI MARIA GIOVANNA MAGLIE
Caro Dago, eccomi pronta al periodico insulto organizzato dall'esercito del politically correct. Premetto che non me ne può fregare di meno, aggiungo che non mi scuso perché non c'è niente di cui scusarsi. "Un giorno da pecora" è una trasmissione molto simpatica, dove mi sono divertita e tornerò volentieri se mi vorranno invitare di nuovo dopo questo casino, molto piacevole, nella quale si scherza e si esagera.
Durante quella di venerdì, per esempio, una scatenata Giorgia Meloni ha ricordato al conduttore che appena tornata al governo lo farà licenziare subito per mettere al suo posto uno un po' più decente e meno comunista.Lui ha riso, non ha chiamato l'Armata Rossa.
Io ho osato fare una battuta, che può far ridere o meno, non mi pare questo il punto, che poi è una frase che a Roma si dice sempre, "te metterei sotto co' la machina", specificando poi che lo farei anche con altri che mi stanno antipatici e mi basterebbe naturalmente un colpetto su un piede, nessun omicidio.
Solo che ho osato toccare la ragazzina simbolo del politically correct. Una gigantesca macchina di propaganda della quale è il terminale sfruttato e strumentalizzato, e che viene raccontata bene in alcuni articoli evidentemente non letti o tenuti nascosti, che ha mandato ieri in Piazza milioni di bambini e ragazzi per i quali, guardare le interviste, il cambio di clima è conseguenza dello spread e simili amenità.
Naturalmente la giornata dedicata al pericolo che incombe non poteva essere una domenica, meglio un bello sciopero di giorno feriale, meglio se il giorno prima del fine settimana. Repubblica.it ha pensato bene di rilanciare la mia battuta come il caso del giorno.
Mi sono presa e mi sto prendendo la mia dose di insulti livorosi e sanguinosi, che partono da Craxi per arrivare a Salvini, vecchi e nuovi tiranni invisi al mondo; insulti che non brillano per argomentazioni, tutto una ciccia e merda, evidentemente si parla di ciò che si conosce, e minacce di morte, che evidentemente però a differenza della mia battuta sono legittimi e giustificati. Per fortuna ci sono anche molte persone sensate a popolare i social.
Quanto a me, ringrazio i giornaloni per l'attenzione per la mia modesta persona. Non ho incarichi pubblici, non ho trasmissioni televisive, come mai quello che dico è considerato così grave e pericoloso?
Maria Giovanna Maglie
– “LA STRISCIA POST TG1? NON CI HO CREDUTO NEMMENO PER UN SECONDO, NON SONO CRETINA” – MARIA GIOVANNA MAGLIE A “UN GIORNO DA PECORA”: “SAREBBE STATA COME LA FACEVA BIAGI, MA FATTA DA ME. SI DOVEVA CHIAMARE ‘CHIARO E TONDO’, ANCHE SE IO AVREI VOLUTO FARE ‘FORTE E CHIARO’" – “NEL 2018 HO VOTATO LEGA. MA NON VOTAVO DAL 1993. IL SOVRANISMO DI SALVINI È PIÙ ANNACQUATO DI QUELLO CHE HO IN MENTE IO, IO SONO TRUMPIANA…”
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-striscia-post-tg1-non-ci-ho-creduto-nemmeno-secondo-non-198395.htm