Il Messaggero, 16 marzo 2019
Fedriga è a letto con la varicella
Se non si trattasse di un tema serissimo, si potrebbe ridurre tutto a un emblematico caso di legge del contrappasso. Accade che un personaggio pubblico, considerato («a torto!», ci tiene a precisare) su posizioni no vax, si becchi la varicella. E che questo personaggio sia Massimiliano Fedriga, ora Governatore del Friuli Venezia Giulia, ma capogruppo della Lega alla Camera quando si discuteva dell’obbligatorietà dei vaccini. Dall’alto del suo scranno si è opposto a quel decreto.
Governatore Fedriga, dunque lei è vittima della legge del contrappasso?
«Certo che no, per l’ennesima volta ribadisco che sono favorevole ai vaccini».
E allora perché è considerato no vax?
«Ho sempre detto che lo strumento per raggiungere nel medio e lungo periodo una copertura vera è l’alleanza con le famiglie. Quando io ho vaccinato il mio primo figlio non c’erano ancora le dieci obbligatorie, sono andato dal pediatra, lui mi ha informato e io ho deciso di fargli anche quelle facoltative».
Ma non tutti i genitori ragionano così
«Tuttavia, il risultato che abbiamo ottenuto è che non mandano i figli a scuola. Quindi, il problema non è stato risolto ma acuito».
Come si ottiene questa alleanza tra pubblico e famiglie, se ci sono genitori che non vogliono ascoltare?
«Chi non vuole sentire a prescindere, continua a farlo sia con l’obbligo che senza obbligo. Esiste però tutta una fascia di persone per cui io sono convinto che sia importantissimo il ruolo che può avere il medico e il pediatra. È quello che stiamo facendo in Friuli Venezia Giulia, puntando sull’informazione».
Non è che il suo messaggio è stato ambiguo?
«Questo è incredibile. Quelli che dovrebbero essere i divulgatori della scienza, appena dico che sono per l’alleanza con le famiglie, automaticamente mi bollano come no vax. È una follia. Mi sembra che tra no vax da una parte e gli estremisti pro vax dall’altra sia in corso una battaglia fra sette».
Scusi, considera una setta la comunità scientifica?
«No, ma una parte dei loro sostenitori sì. Ho ricevuto delle offese da alcuni seguaci di Burioni, mi si augurava di non guarire. Non mi sembra ci sia nulla di scientifico in questo».
Quindi non pensa che Burioni sia un capo setta?
«No assolutamente e anche una parte di quelli che lo segue sono persone perbene. Ma chiedo: perché chi vuole l’obbligo deve essere considerato più pro vax di chi vuole un’alleanza con le famiglie?».
Lo chiedo per l’ultima volta: lei è no vax o pro vax?«Ho fatto vaccinare i miei figli, serve che dica altro?».