La Stampa, 15 marzo 2019
Nella fabbrica del cartoon Masha e Orso
A Mosca è l’anno di Masha e Orso: ovunque si organizzano festeggiamenti per celebrare la serie creata da cartoonist russi e amata da intere legioni di bambini, che il 18 gennaio ha festeggiato i primi dieci anni di vita. Mai prima d’ora i cartoni russi avevano riscosso un successo così grande e internazionale: «Oggi possiamo parlare di fenomeno globale - dice Oleg Kuzovkov, il creatore e primo o disegnatore del cartone, formatosi alla scuola dei più importanti studios di animazione americani -. La clip per bambini più vista su YouTube è infatti l’episodio di Masha e Orso Recipe for Disaster visto più di 3,5 miliardi di volte diventando anche il solo contenuto d’animazione nella lista dei dieci video più visti di tutti i tempi, appena dietro a fenomeni musicali come Despacito di Luis Fonsi. È entrato anche nel Guinness World Record».
Masha e Orso nasce in un palazzo a due piani appena fuori Mosca. La scritta blu «Animaccord» sopra la testa della centralinista accoglie i visitatori in un regno colorato di pupazzi di peluche, case in cartone da montare in cameretta, zaini e astucci pronti per fare il giro del mondo. Un fenomeno che Oleg Kuzovkov considera «eccezionale»: «Non mi sarei mai aspettato di andare in pensione a sessant’anni avendo realizzato il sogno della vita. Ricordo quando andai in America assunto da un piccolo studio. Guardavo a ciò che realizzavano in Disney, in Pixar, alla Marvel e rimanevo estasiato. Be’ diciamo che adesso non li guardo più dal basso in alto ma, grazie al successo di Masha e Orso, mi sento sullo stesso piano».
«La serie - spiega Vladimir Gorbulya Ceo della Animaccord Company che produce il cartone -, si basa su una vecchia fiaba molto popolare in Russia; una bambina incontra un grosso orso da cui riesce a sfuggire. In realtà qui è il grande Orso che sarebbe ben contento di poter sfuggire ogni tanto alla piccola Masha visto che lo trascina in avventure incredibili rischiando spesso di finire nei guai». Le telespettatrici fra i 3 e i 5 anni si ritrovano in Masha e nel mondo, tra scuole materne e prime classi delle elementari, il suo volto è replicato su migliaia di disegni. «L’abbiamo vestita con un abitino tradizionale russo color fucsia - dice Oleg Kuzovkov -, e con la sua intraprendenza e vivacità rispecchia il comportamento delle sue coetanee. Orso, che è un po’ un alter ego del papà o del fratello più grande, rimedia alle marachelle con una bonomia contagiosa».
In occasione dei Mondiali di Calcio 2018 in Russia, DeAJunior ha mandato in onda i cinque episodi speciali della serie dove i due beniamini tifavano per la squadra di casa con bandiere e megafoni. Ancora, e questa è la novità che i bambini vedranno nel 2020, la quarta stagione di Masha e Orso cambierà nome in Masha’s Song, la prima puntata sarà dedicata all’Italia e a seguire Germania, Francia, Brasile, Usa: «Abbiamo scelto Santa Lucia - ha detto Vladimir -, perché è un classico del vostro canzoniere».
In Italia il cartone va in onda ogni sera alle 19.45 su DeAJunior (il canale prescolare di De Agostini Editore) e spesso i picchi di ascolto toccano i 200mila telespettatori. Il 18 marzo il canale DeAJunior compie 7 anni. «Un traguardo importante - dicono i dirigenti della De Agostini Editore - ci siamo resi conto di avere conquistato l’attenzione di molte famiglie ». Per festeggiarlo in collaborazione con il parco a tema Leolandia, sarà in palio un premio speciale per trascorrere un weekend nell’unica location al mondo che ospita un’area dedicata a Masha e Orso.