Corriere della Sera, 14 marzo 2019
Stoncatura di Caressa
Juve + CR7 + Fabio Caressa: impresa pazzesca, Atletico ribaltato. Ha vinto la Juve, ha vinto Ronaldo ma soprattutto ha vinto il telecronista Caressa che dal primo all’ultimo minuto ha risospinto i nostri eroi con un’enfasi che non conoscevamo, con una partecipazione insospettabile in un tifoso romanista.
A un certo momento, al terzo gol di Ronaldo, Caressa è salito sul «predellino», Bergomi, è diventato monarchico, più di Emanuele Filiberto: «Viva il re! Ronaldo è un re, un super campione! Ha fatto la differenza sin dal riscaldamento! Il portoghese è semplicemente un mostro! Super anche Bernardeschi, ha fatto una partita eccezionale. Anche l’appoggio dello stadio non è mancato. Una Juve incredibile fa il miracolo. Una grandissima Juve: questo è l’abbrivio giusto per arrivare fino in fondo, sino alla finale!».
Lontani i tempi in cui la Juve chiedeva la testa del telecronista (lo ha raccontato Caressa stesso in un incontro all’università Bocconi di Milano), da ieri gli erigerà un monumento aere perennius. Tonificato dallo scherzo orchestrato con le Iene ai danni della moglie Benedetta Parodi, Caressa si è abbandonato all’epica più corriva, con quegli incipit liceali scritti a tavolino.
È vero che anche i più bravi eccedono, è vero che Riccardo Trevisani e Daniele Adani, una coppia collaudata che sa raccontare calcio e regalare emozioni come pochi sanno fare, al 2 a 1 di Inter- Tottenham hanno trasceso in partecipazione, ma l’estasi e il rapimento con cui ha raccontato la Juve, Caressa non li aveva riservati nemmeno alla Nazionale italiana.