ItaliaOggi, 13 marzo 2019
Diritto & Rovescio
L’autostrada Brebemi (Brescia-Milano) interconnessa con la A4 Torino-Trieste e la A1 Milano-Napoli è entrata in funzione nel 2015 (sia pure, a quel tempo, non in modo completo). Fu accompagnata dal coro, che durava anni, di essere un’autostrada inutile, una vera e propria cattedrale nel deserto. Ebbene oltre ad aver fluidificato il traffico nell’intasatissima area milanese la Brebemi ha facilitato l’insediamento di molte imprese soprattutto nel settore della logistica. Ad esempio è raddoppiato il fatturato della Cittadella del surgelato di Brivio&Viganò, da 70 a 140 milioni di euro. In fregio al tracciato si sono insediate anche Bombardier, Akno, Portioli e Iveco creando 2.500 nuovi posti di lavoro. E il processo è destinato a rafforzarsi. La fluidità del traffico infatti si è riflessa nell’occupazione delle tre province lambite della Brebemi. E ciò in barba ai profeti di sventura, ai menagramo che vorrebbero ingessare la società, facendola retrocedere.