La Lettura, 10 marzo 2019
La donna di Jenny Saville è un nudo colossale
Si è aperta per la prima volta con una selezione tutta al femminile l’asta primaverile di arte contemporanea di Sotheby’s a Londra: sette opere presentate martedì 5 marzo con il nudo colossale Juncture (305,1 centimetri per 168,3, a destra) dipinto nel 1994 da Jenny Saville (Cambridge, 1970) a fare da capofila. Partito da una base d’asta la cui stima era nel range tra i 5 e i 7 milioni di sterline, un record mai registrato prima per un’artista vivente, il quadro è stato aggiudicato per la cifra di 5.442.200 sterline. Venduto nel 2009 per 434 mila sterline, è riapparso sul mercato a un prezzo di partenza cresciuto del mille per cento. Paradigma della carnalità del corpo muliebre, il dipinto nasce dagli studi sulle teorie femministe del Novecento ai quali l’autrice si è dedicata «per sovvertire il canone maschile dominante nella raffigurazione del nudo». Il taglio di spalle, che esibisce la mole imponente nella sua verità quasi esaltandone i difetti, contrasta con l’ossessione contemporanea per la perfezione e la simmetria. «La sua prospettiva è stata centrale per l’evoluzione del mondo dell’arte – sottolinea Emma Baker, direttrice di Sotheby’s Contemporary Art Evening Sale —. È stato naturale per me schierare queste artiste in prima linea nella vendita». Tra gli altri, sono stati infatti proposti: Untitled, un disegno inedito sempre di Saville che testimonia i suoi esordi alla Scuola d’arte di Glasgow, dove venne notata dal gallerista Charles Saatchi; uno dei celebri letti di Tracey Emin; un’opera di Agnes Martin e due sculture di Louise Bourgeois.