Gazzetta dello Sport, 8 marzo 2019
Tav, scontro Salvini-Di Maio. Governo a rischio. Manuel Bortuzzo di nuovo in acqua. La top-gun denuncia: «Sono stata stuprata da un superiore»
Tav, scontro Salvini-Di Maio. Governo a rischio
Giuseppe Conte si è presentato davanti ai giornalisti nella sala stampa di Palazzo Chigi e ha ammesso che il governo è ancora spaccato sulla Tav. «Al tavolo dei decisori politici mercoledì fino a notte fonda si sono confrontati diversi orientamenti politici che restano tuttora contrapposti», ha detto il premier, sforzandosi di mostrare un tono deciso. «Da una parte la Lega favorevole, dall’altra il Movimento che ha contrarietà. Le due forze legittimamente raccogliendo anche istanze del territorio hanno queste posizioni». Per la prima volta poi il premier si è sbilanciato: «Non sono affatto convinto che questo progetto sia quello di cui l’Italia ha bisogno. Che piaccia o meno, il professor Ponti ha fatto la sua analisi onorevolmente e in modo molto plausibile. Il punto di riferimento sono gli esperti nominati dal ministro Toninelli presso il Mit». A questo punto il governo si confronterà con la Francia e con l’Ue «per condividere questi dubbi e perplessità». A tarda sera, lo scontro tra Salvini e Di Maio è esploso definitivamente. «Se qualcuno mi dice che non servono i treni, anch’io vado fino in fondo, se devo andare fino in fondo, vado fino in fondo» ha detto il leader leghista. Replica a distanza di Di Maio: «Abbiamo solo chiesto la sospensione dei bandi per un’opera vecchia di 20 anni, lo abbiamo chiesto perché previsto dal contratto siglato tra M5s e Lega. E cosa fa Salvini? Oltre a forzare una violazione del contratto minaccia pure di far cadere il governo? Se ne assuma le responsabilità di fronte a milioni di italiani».
Manuel Bortuzzo di nuovo in acqua
«Manuel Bortuzzo, il diciottenne nuotatore ferito da un proiettile nella notte tra il 2 e il 3 febbraio, ha iniziato la sua riabilitazione in acqua, nella piscina dell’ospedale Santa Lucia di Roma. «Un’emozione bellissima» ha detto nel video che ha postato sui social.
La top-gun denuncia: «Sono stata stuprata da un superiore»
«Fu una pioniera, circondata dall’ammirazione: la prima donna pilota a volare in una missione di combattimento per la US Air Force. Lasciò le forze armate con il grado di colonnello. Ora è senatrice repubblicana dell’Arizona al posto di colui che fu un eroe di guerra: John Mc-Cain, scomparso lo scorso anno. Ma l’aureola di rispetto non impedì a Martha McSally di essere stuprata più volte, anche da un suo superiore gerarchico, mentre era sotto le armi. La sua rivelazione è stata uno shock: nel bel mezzo di un’audizione al Senato organizzata dalla commissione sulle forze armate, che indaga proprio sulle violenze sessuali tra i militari. La senatrice ha deciso di rivelare tutto davanti ad altre donne venute a testimoniare sugli abusi. «Come voi, sono una militare sopravvissuta ad un’aggressione sessuale. Ma a differenza di altre coraggiose sopravvissute, io non denunciai subito la violenza. Come tante altre donne e tanti uomini, all’epoca non avevo fiducia nel sistema». La sua testimonianza è stata ripresa dai notiziari tv, dai siti e dalla stampa. McSally ha raccontato una storia fatta di auto-colpevolizzazione, vergogna e infine delusione quando la denuncia ci fu, ma non ebbe conseguenze. “All’inizio me la presi con me stessa. Ero smarrita e mi vergognavo. Credevo di essere forte e mi scoprivo impotente. Gli aggressori approfittarono della loro posizione di potere. In un caso fui molestata e stuprata da un ufficiale che era un mio superiore”» [Rampini, Rep].