Libero, 7 marzo 2019
Siddhartha è l’Adelphi più venduto
È il momento giusto per acquistare i libri che desiderate da tempo. Fino a metà marzo molte case editrici, in base alla legge Levi del 2011, applicano sconti considerevoli sui loro titoli. Quindi, così come ai primi di gennaio, gli appassionati di moda si affollano davanti alle vetrine per acquistare le griffe, allo stesso modo in questi giorni lettori accaniti riempiono le librerie per fare incetta di saggi e romanzi. La casa editrice Einaudi fino al 16 marzo applica il 25% di sconti sui Tascabili: la scelta è molto ampia, perché “lo struzzo”pubblica bestseller, grandi nomi della narrativa straniera, bestselle della narrativa straniera e di scrittori italiani, i grandi classici, i gialli da brivido, gli autori da Nobel e i saggi di qualità. Anche i libri Bompiani fino al 17 marzo sono scontati del 25%: la riduzione è riservata ai tascabili, in particolare quelli di narrativa e di saggistica. In sconto anche il catalogo Adelphi Edizione scontato fino al 25%. Fondata nel 1962 da Luciano Foà e Roberto Olivetti, la casa editrice Adelphi si distingue per la qualità delle opere italiane e straniere che fanno parte del suo catalogo, ma anche per le sue copertine. Quali titoli scegliere? La casa editrice ha stilato la classifica dei dieci libri che può essere una bussola nella scelta. Al primo posto svetta Siddhartha di Hermann Hesse. Al secondo L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks, pubblicato da Adelphi nel 2001; al terzo si trova un libro molto più recente, del 2014 che dimostra la rinnovata attenzione dei lettori verso temi scienfici, si tratta di Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli. A quarto popsto ritroviamo un cosiddetto “longseller”, cioè quei libri che diventano simboli della casa editrice che li pubblica. È il caso de L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera, scritto nel 1982, e pubblicato inizialmente in Francia, e dopo aver fatto il giro del mondo, portato anche nella Repubblica Ceca. La storia racconta la vita degli intellettuali cechi durante la Primavera di Praga e l’invasione della Repubblica Ceca da parte dell’Unione Sovietica. In quinta posizione c’è Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia, pubblicato per la prima volta nel 1961, il primo e tra i più grandi romanzi che parlano di mafia: Sciascia si ispira a una storia vera per raccontare il presente del Paese e prevederne il futuro. Segue Follia di Patrick McGrath, pubblicato nel 1998, un libro che racconta l’amore che non dà scampo. La protagonista della storia, moglie di un noto dottore, si innamora perdutamente di un uomo chiuso in manicomio criminale perché accusato di aver ucciso sua moglie. Ciononostante la donna si lega a lui in un modo morboso, fino ad arrivare a un finale inaspettato. Al settimo Lolita di Vladimir Nabokov, seguono Il più grande uomo scimmia del Pleistocene di Lewis Roy, Limonov di Emmanuel Carrère e infine Una storia semplice di Leonardo Sciascia.