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 2019  marzo 07 Giovedì calendario

In un libro tutte le tesi complottiste

I commenti parlano chiaro: «Immondizia». «Non perdete tempo con queste assurdità». Eppure QAnon: An Invitation to the Great Awakening, antologia di teorie complottiste già nuova bibbia dell’alt right americana vicina a Donald Trump, sta scalando le classifiche di Amazon. Con l’aiutino dell’algoritmo con cui il colosso dell’e-commerce promuove tutto ciò che fa profitto. E che l’ha fatta balzare in poche ore dal 56esimo al nono posto dei libri più venduti e addirittura al primo di quelli che Amazon raccoglie sotto la voce “libri censurati”, grandi classici come Farhenheit 451 di Ray Bradbury e I racconti dell’ancella di Margaret Atwood.
Con buona pace del fatto che «l’invito al grande risveglio» che dà il titolo al libro altro non è che un compendio di fake news sparse in rete dal fantomatico “Q”, presunto alto papavero dell’amministrazione Trump che, secondo il mito complottista nato intorno a lui, avrebbe accesso a informazioni segrete.
Assurdità – giunte anche in Italia attraverso la rete dei no vax secondo cui Hillary Clinton è a capo di una setta satanica di pedofili, il partito democratico americano è coinvolto insieme a certe star di Hollywood in una tratta di bambini per violentarli e poi mangiarli. Ancora, il film Monsters & Co. svela un piano per raccogliere sangue dai più piccini da usare per medicinali che ringiovaniscono i ricchi. Fino a sostenere che Trump non è oggetto dell’indagine del procuratore speciale Mueller: ma il suo più fido alleato in una battaglia per smascherare i legami con i russi dei Clinton e di Barack Obama e spedirli a Guantanamo. Se il successo del libro non fosse da piangere, ci sarebbe insomma da ridere.
Tanto più che il proprietario di Amazon è Jeff Bezos: che non solo di recente ha denunciato il tentativo di una rivista scandalistica vicina a Trump di ricattarlo per la sua relazione extraconiugale, ma è il patron di quelWashington Post il cui motto è: «La democrazia muore nell’oscurità». Secondo Mike Rothschild, giornalista che segue proprio i cospirazionisti, lo scopo del libro è solo uno: far soldi.
«QAnon ha un seguito piccolo ma devoto, disposto a pagare per quelle sciocchezze» ha detto alla rete televisiva Abc. «Il loro regno era YouTube, che ha preso misure contro di loro, cambiando le impostazioni dei suoi algoritmi. Un’operazione che Amazon non ha fatto: e questo è il risultato».