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 2019  marzo 07 Giovedì calendario

Intervista a Lorella Cuccarini, sovranista democratica

Lorella Cuccarini si siede nel bistrot, ordina un centrifugato di zenzero, carota e arancia. Poi guarda il menù: «Prendiamo anche una madeleine, che dice?». Ma sì, addolciamo. La soubrette sovranista ha un sorriso da ragazzina. «Va bene ho sbagliato, non mi sono saputa spiegare, ho detto una cretinata: si può sbagliare nella vita?». La gaffe a Otto e mezzo («Noi non votavamo veramente per le politiche da dieci, nove anni», aveva detto a Lilli Gruber) ha scatenato ironia e attacchi feroci sui social.
Si aspettava questa valanga di critiche e insulti?
«Lo metto nel conto. Ogni volta che faccio qualcosa mi domando: avrò detto qualcosa che può essere utilizzato contro di me? Fa parte del gioco. Rimango colpita dal fatto che non ci siano notizie più interessanti».
Hanno scritto che ogni volta che parla di politica muore un professore di diritto costituzionale. Vogliamo rassicurare i docenti?
«Io parlo di politica come può parlarne un semplice cittadino, e ogni cittadino ha diritto di esprimersi. Per Trenta ore per la vita mi presto ad andare in tutti i programmi e non mi tiro mai indietro, se mi chiedono un parere lo do a cuore aperto, senza un suggeritore. Può capitare di dire una stupidaggine, lo rivendico».
Philip Roth scrive: “Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando”.
« Che bella frase. Io dico che chi fa le cose sbaglia, solo chi non fa niente non sbaglia mai. Ecco, se l’errore viene strumentalizzato e fatto passare per ignoranza, mi disturba. Che non sappia che si vota ogni cinque anni è come se non sapessi, a 53 anni, come si fanno i bambini»
Una signora sui social dice che voleva dire che né Monti, né Renzi sono stati votati: è così?
«Volevo dire che il voto dei cittadini non ha più influenzato le scelte, negli ultimi anni è successo questo. Non abbiamo votato chi era al governo. Consiglio ai leoni da tastiera di fare attività sociale.
Penso che queste forze se fossero utilizzate bene sarebbero una grande potenza».
Qualche critica ci sta, non pensa?
«Ma certo. La Cucca se le piglia e se le porta a casa».
Si è sempre interessata di politica?
«Non sono mai stata politicamente attiva, ho sempre pensato che era bello dare un contributo, ho sentito la responsabilità di restituire alla collettività la fortuna che ho avuto. Mi sono occupata di sociale, lo faccio da 25 anni con Trenta ore per la vita. Anche questo è un modo di fare politica, di incidere sulla società perché migliori la qualità della vita delle persone in difficoltà».
La gente ha sempre visto in lei la brava ragazza, un po’ democristiana…
«La Dc mi offrì di candidarmi ma non ho mai pensato di sfruttare la popolarità. Voglio rassicurare gli italiani non ho intenzione di buttarmi in politica, nei prossimi 20 anni».
L’hanno definita sovranista: lo è?
«Non ha senso. Per come lo intendo io, il sovranismo è credere nella democrazia e che la sovranità appartiene a noi, al popolo. Se poi al sovranismo uno dà altri significati, mi arrendo».
Salvini chiude i porti, lei che fa?
«Da cattolica io accolgo. Oggi la distinzione tra destra e sinistra è superata. Ci sono politiche che dovrebbero essere appannaggio della sinistra, come il reddito di cittadinanza, e vengono da un governo definito di centrodestra. I governi di sinistra hanno smantellato i diritti dei lavoratori. Guardo ai buoni politici come a persone che fanno cose giuste per i cittadini».
È andata a votare?
«Certo, ci sono sempre andata. È un mio diritto, lo esercito».
E per chi ha votato?
«Ho votato per questo governo ma non dico per chi».
Perché Heather Parisi ce l’ha con lei?
«Heather non è mai stata un’amica e neanche una nemica.
Anche nell’inimicizia ci devono essere contrasti forti. Credo sia proprio una seccatura periodica».
L’impegno di Trenta ore per la vita continua, come nacque l’iniziativa?
«In un anno sabbatico. Avevo lasciato Buona domenica, avevo vissuto l’esperienza di un aborto naturale. Da un momento difficile nascono cose belle, ho ricominciato a studiare, mi sono diplomata, è arrivata Sara. Con il concepimento di questa meraviglia è nato un progetto bellissimo assieme a un gruppo di amici e a mio marito. Berlusconi ci ha creduto subito, Abbiamo sostenuto più di 60 associazioni e abbiamo realizzato oltre 800 progetti sull territorio».
Ha più visto Berlusconi?
«Anni fa l’ho incrociato a un premio al Teatro Manzoni».
Di lei diceva: è senza tette.
«E aveva ragione, è vero. Non ero la tipologia delle donne morbide di Canale 5, ero una mosca bianca. Malgrado questo, ho vissuto 14 anni bellissimi a Mediaset».