ItaliaOggi, 7 marzo 2019
Diritto & Rovescio
La legge, di solito, parla chiaro ma poi, se si è bravi, la si può stiracchiare dove si vuole. Questo motto circolava anni fa nel primo anno del corso di giurisprudenza. Forse non è destituito di fondamento. A esempio, Roberto Rustichelli, designato da tre mesi dal governo a ricoprire la carica di presidente dell’Antitrust è in attesa di insediarsi perché un magistrato non può rimanere «fuori ruolo» per più di 10 anni. Rustichelli lo è da 11. Ma il governo non demorde perché intende aggrapparsi alla precedente deroga concessa al capo di Gabinetto del ministro dell’Economia, Giuseppe Carbone, proveniente dal Consiglio di Stato. Non solo, il comma 2 dell’articolo 10 della legge istitutiva dell’Antritrust stabilisce che i membri sono scelti «tra persone di notoria indipendenza da individuarsi tra magistrati del Consiglio di Stato, della Corte dei conti o di Cassazione». Ma Rustichelli non ha mai fatto parte del Consiglio di Stato, né della Corte dei conti e né della Cassazione. E allora?