La Stampa, 6 marzo 2019
Salvini vuole il direttore dei talk Rai
Il piano editoriale della Rai, rivisto e corretto. A presentarlo stamattina al cda riunito sarà l’Ad Fabrizio Salini ma in realtà porta ben altre firme tra chi ha visto, letto, smontato: Dal Presidente Foa al consigliere d’amministrazione Rossi in quota Fdi. E dell’antico piano Verdelli, riesumato da Salini, poco resta. Innanzitutto via il fiore all’occhiello della newsroom unica, quello spirito di accentramento e razionalizzazione dei costi che pare abbia molto infastidito Foa sollecitato da Gennaro Sangiuliano che all’ autonomia di direttore di Tg non rinuncerà mai. Contentino, in comune per le informazioni di flusso sulla rete, rimarranno solo le notizie meno sensibili, spettacoli, economia e poco altro. Anche i direttori di rete saranno depotenziati, perché avranno sopra di loro dei coordinatori che prenderanno in carico 9 direzioni tematiche che decideranno trasversalmente sulle tre reti. La più ambita sarà la direzione talk, l’approfondimento che abbraccia tutto, da «Chi l’ha visto» a «Porta a porta», fino ad «Agorà». Come saranno scelti questi super direttori? Non è specificato. Però è certo che il vicepremier Salvini voglia decidere lui il direttore dell’approfondimento.
In Rai si dice che questa trovata sia un modo per far fuori il direttore di Raitre Stefano Coletta senza rimuoverlo di fatto come la Lega ha sempre chiesto. Sempre trasversalmente ecco la direzione cinema e serie, day time e prime time. Resta Raifiction forte dei suoi successi anche se, per autonomia e forza, la direttrice Andreatta non riscuote simpatie leghiste. Il canale inglese sarà tutto in carico di Raicom che è un canale commerciale dunque poco adatto a raccontare l’Italia all’estero con le sue eccellenze e si teme per l’autonomia del servizio così pericolosamente vicino alla raccolta pubblicitaria.
Brilla, in questo piano, la totale assenza M5S, messo da parte il Mise che è poi l’azionista della Rai e si parla di dinamiche che mirano a soddisfare le richieste leghiste in Cda. Salini che è persona perbene e capace non ha trovato sponde pentastellate cui aggrapparsi per salvare il suo Piano snaturato.