Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Allianz fa Il giro del mondo in 50 piani, attraversando cinque continenti ma senza mai muoversi da Milano. Precisamente dalla sua sede, all’interno del grattacielo più alto d’Italia (la Torre Isozaki), dove la compagnia assicurativa guidata nella Penisola dall’a.d. Giacomo Campora e la Fondazione Allianz Umana Mente hanno realizzato il murale dedicato a 50 città (una per piano) in cui è presente il gruppo tedesco. Hanno collaborato alla realizzazione dell’opera, tra gli altri, il gruppo di street artist Orticanoodles, la Fondazione Arrigo e Pia Pini e soprattutto più di un centinaio di persone con disabilità o disagi e 700 dipendenti della compagnia. L’opera ha richiesto quattro mesi di lavoro e raffigura 200 soggetti architettonici dislocati su 53 piani (ogni 10 piani si cambia continente). In tutto l’estensione raggiunta è di 2.980,59 metri quadrati, valsi a conquistare il titolo di murale più grande del mondo lungo le scale di un edificio, come certificato dal Guinness World Records.
I partecipanti all’Allianz Vertical Run, corsa in calendario il 14 aprile, e a settembre alla Salomon Running Milano avranno modo di vedere da vicino il susseguirsi delle architetture sparse nel mondo, attraverso un’opera che vuole «favorire l’inclusione sociale», ha sottolineato Maurizio Devescovi, d.g. di Allianz in Italia e presidente della Fondazione Umana Mente. In particolare la Fondazione, con le sue attività contro il disagio minorile e a sostegno della disabilità congenita intellettiva, debutterà anche al cinema il 18 e 19 marzo grazie al film Detective per caso (distribuisce Medusa). «Il lungometraggio offre l’occasione ad attori professionisti down», ha concluso Nicola Corti, segretario generale della Fondazione Allianz, «di mettersi alla prova come attori tout court, svincolandosi dai ruoli normalmente loro proposti e rappresentanti personaggi con disabilità». Nel cast anche Claudia Gerini, Valerio Mastandrea e Lillo.

MARCO A. CAPISANI