ItaliaOggi, 5 marzo 2019
Diritto & Rovescio
Solo un paese gestito da dementi può introdurre il numero chiuso in una facoltà come quella di medicina che, notoriamente, produce molti meno medici di quelli che servirebbero e lascia invece aperte a tutte le matricole (oves et boves) le iscrizioni alle facoltà di lettere, giurisprudenza, scienza della comunicazione, architettura, sociologia che oggi sono delle autentiche fabbriche di disoccupati. E faccio solo alcuni casi fra i molti che si potrebbero evidenziare. Credevo che, per quieto vivere, fossero i rettori a mettere i doppi catenacci. Invece apprendo che Enrico Gherlone, rettore dell’università Vita-salute del San Raffaele di Milano, ha chiesto ufficialmente che il ministero alzi il numero dagli ammessi da 160 a 200. Pur precisando che ne potrebbe accogliere anche mille. I politici, che litigano sul nulla e bloccano il paese su dibattiti nominali e inconcludenti, perché non si mettono a risolvere i problemi strategici ma anche facili? Come questo, ad esempio.