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 2019  marzo 05 Martedì calendario

Battaglia legale: chi ha i diritti di Stilton?

Milano Senza la disegnatrice, che l’ha creato a fine Anni 90, non esisterebbero i fumetti per bambini di Geronimo Stilton, il topo giornalista che nella città di Topazia dirige l’Eco del Roditore, ma finisce sempre trascinato nelle avventure della sorella Tea, del cugino Trappola e del nipotino Benjamin. D’altra parte senza l’editore, che specie all’inizio ne ha avviato le fortune, queste popolari serie per ragazzi non avrebbero già venduto più di 140 milioni di libri tradotti in oltre 50 lingue del mondo, 33 milioni dei quali in Italia.
Ma adesso l’incantesimo di affiatamento si è rotto. E ideatrice ed editore, già amici e ancora soci nella IC-International Characters srl (al 65% lei e al 35% lui), in Procura e in Tribunale a Milano battagliano per suddividersi la torta che, da quasi 20 anni, il topo antropomorfo sforna in libreria. E a colpi di cause penali e civili si disputano 100 milioni di royalties nei prossimi 65 anni, dopo che il topastro già ha fruttato oltre 24 milioni di dividendi vari, e spinto la loro società IC a una stima già nel 2012 di 50 milioni di valore.
Come curiosamente spesso accade ai successi poi planetari, anche le prime sei storie pubblicate da Elisabetta Dami all’inizio vendono poco, sicché l’autrice si rivolge al fondatore delle edizioni Piemme (oggi Mondadori), Pietro Marietti. Nasce così nel 2003 un sodalizio che fa sfracelli lungo assetti via via mutati di società e contratti di licenza (Piemme per l’Italia e Atlantyca spa per l’estero). Fino al marzo 2016. Quando la 60enne disegnatrice contesta la validità proprio del principale contratto del 22 settembre 2003, dal quale nel 2016 si ritiene penalizzata per aver subìto un tipo di accordo che per soli 50.000 euro l’avrebbe privata di ogni riconoscimento per le sue attività artistiche.
Non è vero, ribatte il 68enne Marietti definendo pretestuosa l’azione legale intentata da Dami a distanza di 13 anni, e sostiene che la socia abbia in realtà incassato dalla IC – convogliando i diritti sul personaggio nella società, e affidandone l’amministrazione esterna ai licenziatari Piemme e Atlantyca – 17 milioni di utili e 7 di compensi come amministratrice.
La rottura
Il sodalizio sino al 2016 La Procura di Milano archivia le accuse di infedeltà patrimoniale
Ma qui il conflitto si sdoppia. Perché la società IC il 17 ottobre 2016 delibera una transazione che, in cambio della definitiva cessione da parte di Dami di tutti i diritti di sfruttamento economico di Geronimo Stilton, anche in vista del lancio del personaggio in Giappone, le riconosce 4 milioni e 300.000 euro di una tantum, e soprattutto una commissione perpetua per 65 anni calcolata in percentuale sul fatturato generato nel mondo dai libri, cartoni animati, gadget, concerti, e stimata poi negli atti delle cause in potenziali 100 milioni di euro. Solo che Marietti lamenta si tratti di un golpe aziendale, e denuncia per infedeltà patrimoniale due dei tre amministratori di IC (quelli nominati per statuto da Dami). Li accusa infatti di aver deliberato la transazione troppo favorevole a Dami dietro il pretesto di un (a suo avviso inesistente) rischio di perdere in Tribunale e doverle pagare ancora di più; e di averlo fatto in conflitto di interessi, in quanto uno dei due amministratori viveva con l’avvocata che per conto di Dami aveva firmato l’azione legale e che era socia di una azienda guidata dall’altro amministratore di IC.
Ma la Procura non ravvisa estremi per entrare nell’acceso contenzioso tra le due parti: il pm Isidoro Palma chiede l’archiviazione di Dami e dei due amministratori di IC perché avrebbero avviato non «una lite temeraria» ma «un legittimo esercizio di un diritto», raggiungendo la contestata transazione «solo dopo aver chiesto il parere di ben due studi legali» scelti dalle due parti. Marietti, nell’opporsi all’archiviazione, controbatte che proprio i pareri legali sarebbero stati in parte travisati, e rimarca ancora quelli che addita come conflitti di interesse dei due amministratori in quota Dami: ma la gip Laura Marchiondelli accoglie la richiesta di archiviare le accuse mosse a Dami, reputando che «a residuare tra le parti sia una controversia di natura meramente civilistica, da risolversi in tale sede». Dove ora, tra cause incrociate e arbitrati, Geronimo Stilton dovrà risolvere il più intricato caso di Topazia.