Come fa a esserne così sicuro?
«Basta ascoltare le menzogne dei nostri politici. Hanno persino negato che ci fosse un programma sovietico sulle armi chimiche. Ci ho lavorato per 15 anni. Quanto al Novichok, in base ai dati divulgati dai media riconosco il mio "figliuolo"».
Quanto Novichok avete prodotto a Shikhani?
«Un paio di centinaia di chili. Due milligrammi bastano per mandare chiunque all’altro mondo. Un chilo può uccidere 50mila persone».
Ha idea di quante persone siano morte a causa del Novichok?
«Sono sufficienti a farmi finire all’Inferno, se esiste... A partire dal banchiere Ivan Kivelidi nel 1995. L’Fsb mi convocò perché fu ucciso da un agente proveniente dallo stesso blocco che aveva sintetizzato il mio gruppo di lavoro. Ma non fu mai coinvolto nell’inchiesta».
Se il Novichok è così letale, come hanno fatto gli Skripal a sopravvivere?
«Forse la dose non era sufficiente, indossavano guanti o si sono lavati le mani poco dopo il contatto. Io stesso sono sopravvissuto a un incidente in laboratorio. Mi è caduta qualche goccia sulla mano destra. Ho avuto fastidi per anni».
Ci parli delle accuse di pedofilia...
«Ho trovato volantini che riportano il mio nome e "Attenzione! Pedofilo!". La polizia mi ha interrogato e perquisito casa. Mi sembra evidente chi ci sia dietro a tutto questo...».
Non è spaventato?
«Come tutti. Ma ho imparato a controllare le mie paure».