ItaliaOggi, 1 marzo 2019
Diritto & Rovescio
Il partito (pardon, il Movimento) di sua appartenenza è immacolato per definizione, in base addirittura allo statuto. Non si discute. L’iscritta inoltre, dopo aver passato tutti gli esami deontologici che l’hanno giudicata di prima scelta, è stata ritenuta dall’M5s idonea a rivestire il ruolo, delicatissimo, di presidente della commissione giustizia della Camera dei deputati. L’onorevole Giulia Sarti, 32 anni, che aveva bruciato tutte le tappe, è stata però presa con le mani nel sacco come tanti altri birbanti. Doveva restituire 23 mila euro di rimborsi M5s. Sollecitata, ha emesso il bonifico ma subito dopo l’ha cancellato. Ha fatto e disfatto. Adesso si imbrogliano le carte cercando altri complici e in che misura. Ci penserà la magistratura. L’M5s, invece, non può alzare il polverone allargando il caso. Deve spiegare, politicamente, come questa poveretta sia assurta al livello di presidente della commissione giustizia della Camera. Tutto qui. Ma non sarà facile.