ItaliaOggi, 28 febbraio 2019
Lego sostenibile: pezzi alla canna da zucchero
Energie rinnovabili a servizio della produzione, plastiche vegetali per le costruzioni, infine imballaggi sostenibili al 100% per le confezioni di mattoncini entro il 2025. Lego mette al centro della sua strategia la sostenibilità mentre archivia un 2018 con ricavi in aumento del 4% a 36,4 miliardi di corone danesi (4,7 miliardi di euro).
A trainare la crescita, le performance a doppia cifra in paesi come la Cina, l’ampliamento delle piattaforme che integrano il gioco offline con il web negli articoli tradizionali, infine l’aver mantenuto fede al programma Planet Promise con l’introduzione dei primi modelli green: si tratta di elementi decorativi, come alberi, foglie e cespugli in plastica originata dalla lavorazione della canna da zucchero. «Abbiamo iniziato il 2018 con l’idea di stabilizzare il business», ha spiegato il ceo di Lego, Niels Christiansen. «A spingere i nostri progressi le sfide dell’industria dei giocattoli, che segna l’uscita di retailer di settore come Toys R Us. Questi cambiamenti ci offrono l’opportunità di rafforzare le nostre partnership e trovare nuovi modi per connettersi ai consumatori attraverso i canali digitali e fisici».
L’innovazione del gruppo traspare non solo dai best seller (come Star Wars e Harry Potter), o dalle linee Lego City, Lego Technic per più grandi o Duplo per l’infanzia. Gli ultimi modelli da collezione parlano infatti anche di tecnologia e ambiente. Come la turbina eolica alta un metro di Lego Creator Expert: è sviluppata in collaborazione con Vestas (azienda danese leader nel settore), mima quelle reali e la confezione include, novità di gennaio 2019, pure il nuovo abete fabbricato in plastica vegetale sostenibile.
Sempre in tema di ambiente, il gruppo ha terminato nel 2018 la più grande copertura a pannelli solari della Danimarca, in grado di incidere sul 50% del fabbisogno del nuovo Campus di Billund, sede storica del marchio.
A livello strategico, Lego, che ha registrato profitti operativi per 10,8 miliardi di corone (1,4 mld di euro a +4%) e un utile netto di 8,1 miliardi (1,05 mld di euro, a +3,5%) ha annunciato che continuerà a investire nei mercati a maggior crescita (Usa ed Europa crescono a una cifra). In Cina, l’azienda aprirà 80 negozi in 18 città nel 2019, come il nuovo flagship store inaugurato a Pechino il 22 febbraio. Amplierà poi ulteriormente la presenza in Medio Oriente ed esplorerà i mercati in cui cresce la popolazione della classe media, come l’India.