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 2019  febbraio 28 Giovedì calendario

Sesso orale e tumori alla gola

Il legame tra sesso orale e tumore alla gola è ormai scientificamente provato, ma a riportare l’attenzione sul fenomeno è un’inchiesta, pubblicata dal Gazzettino, che arriva dal Nordest: nella sola Provincia di Pordenone, i tumori di questo tipo rappresentano il 35-40 per cento di tutti quelli presi in carico nell’ospedale di Pordenone e del Cro di Aviano. I tumori in questione sono quelli cioè all’orofaringe (tonsille, palato molle, base della lingua, ugola) e sono provocati dall’Hpv, ovvero dal Papilloma virus, lo stesso che nelle donne genera il cancro alla cervice uterina, e il cui ruolo è stato dimostrato nella formazione di neoplasie che colpiscono vulva, vagina, pene e ano (forme di cancro assai rare). La restante parte dei tumori all’orofaringe del Nordest è provocata dell’abuso di fumo e di alcol, che sino a qualche anno fa erano considerati la principale causa di insorgenza. L’aumento, si legge, è certamente dovuto a una vita sessuale che è diventata sempre più attiva, occasionale e promiscua, anche a causa delle numerose app di incontri come Tinder o Grindr. E avere rapporti con più partner e con soggetti a rischio espone maggiormente alla possibilità di contrarre il virus. Il paziente tipo è uomo, giovane, spesso non fumatore e di ceto sociale medio alto. Il tipo di tumori in aumento si contrae attraverso il sesso orale che quasi sempre viene fatto senza protezioni. Come si capisce di aver sviluppato il tumore alla gola? Il sintomo più scontato è il mal di gola, spesso irradiato fino all’orecchio, che però non risponde alle comuni terapie. Si ha inoltre difficoltà nella deglutizione e talvolta lesione vegetante o ulcerata alla tonsilla o alla base della lingua. La buona notizia è che i tumori dell’orofaringe sono curabili ma è fondamentale una diagnosi tempestiva. In base a una recente ricerca americana pare che il pericolo di cancro sia maggiore per i maschi che hanno praticato sesso orale con cinque o più partner. Il virus viene trasmesso alla bocca e alla gola attraverso il sesso orale e sarebbe responsabile di circa il 70 per cento dei nuovi casi diagnosticati ogni anno di cancro orofaringeo. In base ai dati dei Centers for Disease Control and Prevention americani, negli Stati Uniti sono circa 12mila le nuove diagnosi di queste neoplasie correlate al Papilloma virus e oltre l’80 per cento riguarda i maschi. In Italia si stima che ogni anno il Papillomavirus sia responsabile di circa 6.500 nuovi casi di tumori in entrambi i sessi.