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 2019  febbraio 28 Giovedì calendario

Dalle Dolomiti alla Sardegna, il cammino più lungo al mondo

Per percorrerlo tutto a piedi bisogna prendersi un anno di pausa da tutto. Cambiare vita e riservarsi trecentosessantotto giorni in marcia lungo quasi settemila chilometri. Dalle Alpi alla Sicilia: la sagoma dell’Italia ritagliata in un cammino che è otto volte più esteso di Santiago dai Pirenei, uno dei più lunghi se non il più lungo del mondo, come l’ha definito la Cnn in un recente servizio sulle alte vie dei continenti. Tre ragazzi tra i 25 e i 31 anni lo hanno chiamato Va Sentiero, il Cai è pronto ad appoggiare l’iniziativa e da oltre un anno sta migliorando la segnaletica e pulendo il tracciato per ottenere una linea inedita: un cammino che unisce nord e sud del Paese, tutte le Regioni senza escluderne nessuna, che sfiora e percorre praticamente tutte le catene montuose. 
Il sogno di un gruppo di camminatori degli anni Ottanta, poi abbandonato, riprende vita grazie a una convergenza di intenti tra una sorta di start up del cammino e il Club Alpino Italiano. Lo scopo è far rinascere il Sentiero Italia, la strada con la S maiuscola per escursionisti che comprende traversate storiche ma con l’ambizione di unirle tutte in un unico grande percorso: 6880 chilometri, 330mila metri di dislivello, 350 borghi montani attraversati. Sentiero Italia, Va Sentiero come lo chiamano Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono, i ragazzi che hanno deciso di percorrerlo tutto, parte da Trieste e arriva a Trapani per poi chiudere in Sardegna. Predilige l’Italia più nascosta dei monti e dei boschi. Un’ Italia che qualcuno potrebbe chiamare minore, ma che è quella del silenzio e della fatica della terra, dei paesi che rischiano di morire e della memoria spazzata via dal tempo se le case si svuotano e le piazze si spengono. 
I ragazzi partiranno l’1 maggio, da Muggia, vicino Trieste. Contano di arrivare a Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, nel settembre del 2020. Chiunque può unirsi al viaggio: loro la chiamano «spedizione inclusiva». Sarà possibile percorrere una o più tappe partecipando alla campagna di crowdfunding, raccolta fondi lanciata sul sito www.vasentiero.org, per aiutare il progetto, che ha il patrocinio della Regione Lombardia, del Cai e del Touring Club. I ragazzi vogliono raggiungere a novembre le zone terremotate delle Marche. Da lì riprenderanno nel mese di marzo in direzione sud. La Sardegna sarà l’ultima regione dopo uno spostamento via mare della Sicilia. Contemporaneamente l’1 marzo il Cai dà il via all’anno di Sentiero Italia: da Santa Teresa di Gallura partirà la prima di una serie di tappe, una enorme staffetta che risalirà lo Stivale per concludersi a Trieste. 
Il padre del sentiero Italia fu Riccardo Carnovalini, uno dei più grandi tracciatori di vie del Paese. Con una serie di amici escursionisti portò avanti il progetto a partire dall’83. Nel ’95 il Cai lo lanciò con CamminaItalia. Ma i sentieri hanno bisogno di cura e anche di essere calpestati. Quel progetto non ebbe seguito. Ora, nell’anno del Turismo lento, il grande rilancio. 
La lunghezza media delle tappe è spesso contenuta, ma i dislivelli sono importanti. Il Si, questa la sigla della più estesa via escursionistica d’Italia, indicato con i colori rosso-bianco-rosso, dopo aver disegnato le Alpi concatenando tra gli altri La Grande Traversata delle Alpi in Piemonte e L’Alta via dei Monti Liguri, segue l’intera dorsale appenninica, in un percorso in gran parte montuoso fino ad arrivare al sud, con due rami che si inoltrano uno in Puglia e l’altro in Sicilia. «Basta scegliere le tappe giuste», spiega Yuri, uno dei tre ragazzi, il cammino «offre tragitti per tutti, dalle famiglie ai camminatori esperti». Uno degli obbiettivi della grande impresa «è quello di iniettare linfa vitale per le economie locali. Il Sentiero Italia potrebbe aiutare chi in montagna ci vive e non vuole lasciarla».