Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  febbraio 27 Mercoledì calendario

L’asilo per cani che dà voti e pagelle

Non c’era proprio verso di staccarli da quella pallina che rimbalzava impazzita da un parte all’altra della stanza. È mia. No, è mia. Camilla e Martino sono andati avanti a litigare nonostante i continui richiami del loro insegnante. Che alla fine ha deciso di siglare una bella nota sul registro di classe. Lei è una bulldog metà bianca e metà tigrata, lui un labrador beige: sono stati loro la prima coppia a finire insieme nella lista dei “cattivi”. Siamo all’asilo per cani «Dog is good» di Seregno, una decina di chilometri a nord di Monza. Qui, nei duecento metri quadrati di un ex supermercato a ridosso di un grande parco, da quattro anni entrano ed escono decine e decine di quattro zampe. I padroni li accompagnano al mattino e li vengono a riprendere alla sera, gli orari sono scanditi esattamente come in una scuola materna per bambini. L’idea dell’asilo per cani è balenata nella mente di Federica Villa, 32 anni, in un momento di crisi dell’azienda di marketing per la quale lavorava. Ha deciso di cogliere la palla al balzo e trasformare in un mestiere quella passione per i cani che l’aveva portata a diventare volontaria in un canile e a iscriversi al corso per educatori cinofili insieme al suo cane corso Tobias. «Quando lavoravo come impiegata avevo bisogno di un dog sitter che portasse fuori il mio cane, quindi ho pensato che potesse essere molto utile per i padroni una struttura del genere, sul modello della Germania. Ci ho messo un anno per ottenere tutti i permessi necessari per aprire l’asilo, nessuno sapeva darmi indicazioni precise», spiega Federica. Che dopo la morte di Tobias ha allargato la sua famiglia con Gaia e Mirtilla: la prima, una simpatica cockerina, è la preside di «Dog is good», la seconda, una basset hound dalle orecchie lunghissime, è la sua vice.

BELLEZZA
Ad affiancare la titolare nel lavoro quotidiano coi cani ci sono altri due insegnanti, Sara Mariani e Riccardo Santorelli, oltre alla toelettatrice Ornella Bombonato che ha il compito di far belli gli amici a quattro zampe tra cromoterapia, bagnetti con acqua ozonizzata, taglio unghie e tosature. I prezzi? Si va dai 25 euro per la giornata intera ai 360 euro per l’abbonamento mensile, oltre a tutta una serie di pacchetti speciali che consentono ai padroni di lasciare i cani all’asilo anche solo per qualche ora. Quando si arrivano a gestire trenta cani insieme, si sa, non tutto fila sempre liscio. È normale. E allora ecco che fioccano le note, come quella che si è beccata Bora quando continuava ad aggrapparsi alle pettorine dei compagni trascinandoli a destra e a sinistra, o come quella che ha fatto finire sul registro Teddy, colpevole di dar fastidio all’amichetta Margot nonostante i rimproveri del suo maestro. Freya, invece, è stato punito per esser salito sul tavolo e aver rubato una lasagna dal piatto dell’insegnante. «Le note sono appunti simpatici, ma allo stesso tempo sono avvisi per i padroni, nell’ottica di fargli capire i punti critici del cane: lo scopo è sempre quello didattico. I cani aggressivi non li prendiamo, ma siamo disposti a intraprendere per loro un percorso educativo a casa. Per tutti gli altri offriamo un’ora di inserimento gratuito per iniziare a conoscerli. Le scaramucce ci sono, ma non si fa mai male nessuno», spiega Federica. A fine gennaio, invece, sono arrivate le pagelle. Anche in questo caso nulla di goliardico, solo una misura finalizzata a dare indicazioni precise ai clienti. Tra le materie ci sono la condotta al guinzaglio, l’autocontrollo, il richiamo, il problem solving.

UMANIZZARE
«Non vogliamo assolutamente umanizzare i cani, ma individuare le problematiche e gli strumenti necessari a risolverle: i voti servono a questo. Per chi ci porta il cane almeno una volta alla settimana siamo diventati un punto di riferimento per la sua educazione e la sua gestione». La giornata, all’asilo, comincia alle 7.30 e si chiude alle 19. In mezzo ci sono lunghe passeggiate nel parco, quando fa bel tempo, e giochi di attivazione mentale quando non si può uscire. A mezzogiorno le ciotole si riempiono di pappa, mentre dall’una alle due è l’ora del riposino. Nel pomeriggio, invece, si torna a correre e giocare sotto l’occhio vigile degli insegnanti. Ma non mancano nemmeno le feste di compleanno, con tanto di torte a base di frutta e cereali, e le gite al lago o i fine settimana al mare (a Lignano Sabbiadoro, in Friuli Venezia Giulia, dall’1 al 3 giugno). Per non parlare di Halloween e Carnevale, quando vengono premiati i travestimenti migliori. «I cani rimangono mascherati per cinque minuti, giusto il tempo per fare le foto. In questo modo vogliamo far condividere momenti simpatici a cani e padroni», puntualizza Federica.