Giancarlo Dotto per “Diva & Donna”, 26 febbraio 2019
1. “IL SELFIE A LETTO CON SALVINI LO RIFAREI, È UNA FOTO BELLISSIMA. NIENTE DI VOLGARE O CHE ANDASSE CONTRO IL MINISTRO. NON SONO QUEL TIPO DI DONNA. LA NOSTRA STORIA ERA ALLA MERCÉ DI TUTTI, MI SEMBRAVA GIUSTO DARE CON DELICATEZZA LA NOTIZIA DELLA FINE” 2. INTERVISTA DI GIANCARLO DOTTO A ELISA ISOARDI: ‘’IL TWEET SU MAHMOOD A SANREMO? NON VOLEVO ESSERE POLEMICA. INTENDEVO SOLO CELEBRARE LA BELLEZZA DELLA DIFFERENZA. DI QUESTO PASSO ALLORA DOVREI ABOLIRE LE SPEZIE INDIANE DALLA “PROVA DEL CUOCO” 3. "CON MATTEO SONO STATI 5 ANNI BELLISSIMI, LA STORIA D’AMORE PIÙ IMPORTANTE DELLA MIA VITA. ORA STO BENE COSÌ. DI UN FIDANZATO, AL MOMENTO, NON NE SENTO IL BISOGNO" 4. “DICO IL ROSARIO TUTTE LE SERE PRIMA DI DORMIRE. CON I MIEI AMICI, I PELUCHE - VORREI CHE LA RAI MI UTILIZZASSE PER TUTTO CIO' CHE SONO, INCLUSA LA MIA FISICITÀ NON IRRILEVANTE”
“Hai rischiato di trovarmi con un occhio nero. Mi è caduto il cellulare in faccia”. Dopo aver trescato illesa tutta la mattina con ospiti e chef stellati, trafficato ai fornelli, mescolato intingoli, sbucciato carciofi, pelato peperoni, sfilettato spigole e trafugato assaggi di ogni bendidio, Elisa Isoardi incappa nell’incidente fantozziano.
Tuta nera, canotta grigia e scarpe da ginnastica, si accoccola sinuosa per quanto è stanga sul divano fucsia del suo camerino, scartando caramelle al bergamotto e lisciando l’orsacchiotto di peluche che le hanno appena consegnato in diretta nel giorno di San Valentino, insieme a nuove ricette forse afrodisiache e mazzi di rose rosse. “L’orso? Il regalo di un ammiratore anonimo che sa quanto mi piace dormire con i peluche…”.
Escluderei Matteo Salvini. Ha fatto sapere che la festa di San Valentino, fosse per lui, andrebbe abolita. “Non sono d’accordo. E’ una festa consumistica, mi piace, e io vivo di questo. Non mi puoi togliere la torta al cioccolato e tutto il resto, le ricette fantastiche”.
Siete andati in collisione tweet anche su Sanremo. “Non volevo essere polemica. Intendevo solo celebrare la bellezza della differenza. Di questo passo allora dovrei abolire le spezie indiane dalla “Prova del cuoco”. Ricordiamoci che il nostro è un Paese formato dall’unione di più popoli”.
Vi siete lasciati tu e Salvini, ma continuano ad associarvi. “Per cinque anni ho frequentato un uomo politico e ho certo imparato delle cose, ma sono una testa pensante. Lo sono sempre stata e non smetterò di esserlo”.
Vi confrontavate, tu e lui, sui temi del multietnico e dell’immigrazione? “La verità? Ci vedevamo poco e quel poco lo dedicavamo ad altro. Puoi immaginare cosa. Cercavamo di lasciare fuori il lavoro o la politica”.
Il celebre selfie racconta bene l’”altro”. Lo rifaresti? “Assolutamente sì. È una foto bellissima. Niente di volgare. Nulla che andasse contro il ministro. Non sono quel tipo di donna. La nostra storia era alla mercé di tutti, mi sembrava giusto dare con delicatezza la notizia della sua fine”.
Ti vedo in forma smagliante. “Non me ne parlare. In questi mesi di conduzione ho preso cinque chili. Sono una mangiona”.
Non sembrava un piacere simulato stamattina, quando inforcavi la lasagna. “Non simulo mai in tivù. Nemmeno quando i cuochi mi ustionano il palato. O quando un piatto non mi piace. Cosa rara. Non c’è “Masterchef” che tenga. I nostri cuochi, a differenza loro, sono in diretta e fanno cose strepitose”.
Quante ore passi dentro questi studi? “Mi sveglio alle 8, arrivo prima delle 9, colazione frugale, trucco e parrucco, autori che vanno e vengono. Tutta una tirata fino al pomeriggio. Qui è la mia vera famiglia. Vivo più con loro che con i miei genitori o un probabile fidanzato”.
Probabile o possibile? “Non c’è e basta. Neanche in un remoto pensiero. Al momento non ne sento il bisogno. Con Matteo sono stati cinque anni bellissimi, la storia d’amore più importante della mia vita e ora sto bene così”.
Bello quel tuo anello all’anulare. “E’ un rosario. Mamma Irma e nonna Caterina mi regalarono quello classico, io lo feci rifare così e dieci anni fa l’ho fatto benedire. Sono credente e praticante”.
Il valore terapeutico della preghiera. “In una civiltà così frenetica è anche una scusa per fermarsi un attimo. Io dico il rosario tutte le sere prima di dormire. Sotto le lenzuola con i miei amici, i peluche”.
Raccontati a uno sconosciuto. “Sono strafelice. Stiamo vincendo la scommessa de “La prova del cuoco”. Gli ascolti crescono. E poi sto cercando una casa a Roma per me e mia madre che vive in Piemonte”.
Un ritorno di “mammite”? “La madre è una ricchezza infinita. Non ce la faccio più a stare separata da lei. La farò venire con i suoi tre cani”.
Lei condivide? “La farò condividere. Non ha scampo…Lei vive in questo paesino di montagna in Piemonte, milleduecento metri di altezza, tre abitanti”.
Deportarla nel caos di Roma, da un paesino di montagna. Sei una figlia crudele. “Crudele ed egoista. E sai che ti dico? Mi porto giù anche nonna Lucrezia, che non sta benissimo. Ho un estremo bisogno adesso di mia madre. Ne sento la mancanza. Lei è una piemontese, fa la dura, ma alla fine cederà”.
Tu ormai sei mezza romana. “Sono venuta qui che avevo sedici anni, adesso ne ho trentasei. Roma è una città bellissima e continuerò ad amarla sempre, anche se così decaduta”.
Una come Elisa Isoardi come reagisce quando capita un passaggio a vuoto? “Sono una ragazza selvatica, molto aperta alla sfera dell’istinto. Lo sento quando sta per arrivare, ma ci sbatto la testa cinque volte prima di andare oltre”.
L’ultimo passaggio a vuoto. Provo a indovinare, la separazione con Matteo dopo cinque anni? “Per provare le gioia bisogna provare il dolore più forte e viceversa. Cinque anni sono tanti. Il nostro è stato un amore bellissimo”.
Non ho mai capito veramente perché vi siete lasciati, quando tutti parlavano di matrimonio imminente. “Finiscono tante cose. E’ stato un percorso naturale. Cambiavano le esigenze e cambiavamo noi. Ci vediamo più adesso che prima”.
Ti sei presa, a seguire, un sabbatico sentimentale ed emotivo. Spazio solo per i peluche al tuo fianco. “Sono ancora in sabbatico. Sto molto bene così, sola con me stessa. Riapprezzi cose che avevi perduto, la libertà di scegliere, di decidere”.
Cosa ti manca di quella storia? “La quotidianità con lui, i momenti passati insieme, anche se poi alla fine ci vedevamo poco, ma quel poco pesava, eccome”.
Cosa resta oggi della ragazza di montagna in fuga dal paesello, che si presentava a “Miss Fragola”, “Miss Muretto” e poi a “Miss Italia”? “Divertimento puro. Nulla di serio. Era il sogno di mia madre. Era lei che m’iscriveva. Ci somigliamo tantissimo e forse lei vedeva in me l’occasione di realizzare le sue aspirazioni”.
Con questo volto potresti essere l’Irene Papas italiana. Mai pensato di fare l’attrice? “Mi piacerebbe. Ho anche studiato da giovane in una scuola per vincere la timidezza. Ma non so se sarei capace di recitare”.
Questo non sarebbe nemmeno un problema, visto quello che gira. Hai visto il film su Mia Martini? “Avrei voluto, ma mi sono addormentata. La sera di Sanremo, invece, avrei dovuto addormentarmi e invece sono rimasta sveglia”.
E hai spedito tweet. Chi avresti voluto trionfare a Sanremo? “La Bertè o Nek. Che avrei premiato anche per la sua bellezza. Più invecchia e più diventa bello quell’uomo”.
La sfuriata di Albano: i rapper stanno distruggendo la musica italiana. “I rapper sono lo specchio della società. Il riflesso di una comunicazione diventata veloce e violenta. Non bisogna demonizzarli. Ma gli evergreen restano sempre loro Albano, Cocciante, Dalla”.
Che sarebbe stato di te, non avessi lasciato il paesello? “Forse avrei fatto la maestra come mia mamma. Chissà…Con mio fratello Domenico abbiamo fatto un patto solenne: sistemiamo la casa del nonno e passeremo lì la vecchiaia insieme”.
Ti svegli ogni tanto di soprassalto: “Oddio, avrei potuto essere la futura first lady”? “Mai. Non sono nata per fare la first lady. Non so nemmeno se ne sarei capace. Te l’ho detto, sono una testa pensante”.
Tu e Antonella Clerici. Rivali o nemiche ai fornelli? “Ho un bellissimo rapporto con la Clerici. Ci sentiamo spesso. Forse io ho portato il tema delle sfide e sicuramente più conoscenza del cibo, argomento che studio da quindici anni. Io poi risulto più algida di lei, ma non è così”.
Ne scrivono cose atroci su di te. “La comunicazione, ti dicevo, è diventata veloce e violenta. Senza mai un passo indietro o pentimenti. Hanno anche scritto che ho avuto un tumore alle corde vocali. Un’invenzione assoluta. Era solo un fastidioso polipo”.
Giovane ma navigata, ne hai incrociati di programmi e colleghi. “Guido Barlozzetti, il professore di filosofia, mi ha fatto da pigmalione nei miei esordi in Rai. E poi Franco di Mare a “Uno Mattina”. Due colleghi da ammirare. “La prova del cuoco” e “Linea Verde”, i miei programmi preferiti”.
Una come te non può non avere avuto uno stalker personale. “Ce l’ho ancora. Ci sta pensando la polizia. Lo cercavamo da dieci anni. Alla fine, si piazzava per ore davanti ai tornelli della Rai. Adesso ha ricevuto un divieto di avvicinamento agli studi televisivi. Mi turbano gli squilibrati”.
Lo confessa anche il tuo anagramma: “odiare assilli”. Che altro ti ferisce? “Il non rispetto, la maleducazione. Un atto di gentilezza non si dovrebbe mai negare a nessuno. Non esiste non salutare, dall’elettricista al regista. L’altro giorno uno m’ha inseguito fin qui sotto perché non avevo messo una freccia. Ho abbassato il finestrino e ho reagito in slang romanesco”.
Cosa cerchi in un uomo? “È così semplice, l’amore. L’intesa fatta di atti quotidiani e di frequentazione”.
A 36 anni capita d’immaginarsi intensamente madre. “Non è il mio caso. Al momento non ho istinto alcuno. Strano, ma vero. Ho tre nipoti che mi appagano, i figli di mio fratello, Valentina, Emily, Alessio. Per il futuro non escludo nulla, trovando l’uomo giusto”.
Che per ora non c’è… “Non c’è assolutamente e non lo vedo nemmeno all’orizzonte”.
Tanta storia in Rai alle spalle. Sanremo sarebbe l’ovvia consacrazione. “Sanremo a parte, vorrei che la Rai mi utilizzasse per tutto quello che sono, inclusa la mia fisicità non irrilevante. Esiste anche l’Elisa con le gonne e i tacchi. Facciamola vedere. Non dobbiamo tarparla”.
Le donne di bell’aspetto fanno più fatica? “Lo diceva anni fa la Bonino: le donne per essere credibili devono fare sette volte più degli uomini, specialmente se sono di bell’aspetto”.
Mi associo, basta con la versione castigata della Isoardi. “Ho già dato e dimostrato in queste vesti. Sai, quando si parla di prima serata si pensa sempre ai big, tipo Antonella Clerici, Carlo Conti, Milly Carlucci. La stessa Ventura. Sono felicissima di vederla a “The Voice”. Adoro Simona”.
Tempo di un ricambio generazionale? “Perché no? Credo che bisognerebbe formare le ragazze tipo noi per il futuro. Il problema di un’azienda pubblica come la Rai è che cambia di continuo vertici e strategie. Non c’è continuità”.
La conduttrice perfetta? “La grinta della Ventura, l’eleganza della Carlucci, la semplicità della Clerici, il genio della De Filippi, la tenacia della D’Urso. La Balivo? Spumeggiante. Siamo amiche con Caterina”.
Uscite insieme? “Ogni tanto. Ieri sera me ne stavo con le babbucce a casa e Caterina voleva a tutti i costi che la raggiungessi a una festa. Io non esco quasi mai la sera”.
Hai visto la D’Urso in veste d’attrice? “Mi piace molto di più quando sta nel suo mondo, accattivante e ammiccante. Ce ne sono di donne alla conduzione. Sono gli uomini che mancano. Prendi Carlo Conti. Pensiamo sempre sia un giovane, ma non è così. Dopo di lui?”
Il diluvio? “Nessuno. Sto formando Ivan Bacchi, con me alla “Prova del cuoco”, ma che ha 43 anni. Io, a 36, mi sono già passata quasi tutto il palinsesto. Per quali motivi non ci sono uomini alla conduzione? Solo giornalisti bravissimi come Nicola Porro”.
Dai, qualcuno c’è. “Mi piace molto Marco Liorni. Ragazzo di rara educazione. Mettiamolo a fare qualcosa di più importante. Merita.”
Prima o poi ti scopriranno per un film o una fiction. “Ben venga. Se mi garantisci che non serve saper recitare…Ora di corsa a casa, mi aspetta un aperitivo con amici…Ah, mi raccomando non trattarmi male Matteo…”.