La Stampa, 25 febbraio 2019
Oro ancora ai massimi. Quanto conviene tenerne in portafoglio?
Fra i protagonisti assoluti di questi ultimi mesi c’è l’oro, schizzato oltre i 1.300 dollari l’oncia. «Le quotazioni del lingotto sono ai massimi da quasi un anno - spiega Carlo Alberto De Casa, capo analista presso il broker ActivTrades e autore del libro “I segreti per investire con l’oro” (Hoepli) -. Gli investitori sono tornati a sovrappesare la quota destinata al metallo prezioso, dopo alcuni anni di relativo oblio».
Le ragioni alla base di questo ritorno di fiamma verso il lingotto sono numerose e frutto di vari elementi. «Senz’altro la frenata delle borse americane ha offerto un primo spunto rialzista per il metallo giallo, ma l’elemento centrale deriva dal cambiamento di aspettative per la condotta che sarà tenuta nel prossimo biennio dalla Federal Reserve – dice l’analista -. Gli operatori sono tornati a investire in maniera massiccia quando è emerso che la Fed non avrebbe potuto proseguire al ritmo ipotizzato nel rialzo dei tassi. Le aspettative per una crescita economica mondiale in rallentamento sono risultate un elemento positivo per l’oro. Dal punto di vista operativo anche fra gli investitori di ActivTrades abbiamo visto un crescente interesse».
Tramite l’indicatore “market sentiment” della nuova piattaforma ActivTader è possibile visionare la posizione del mercato, con il 57 per cento degli operatori al rialzo nel momento in cui scriviamo l’articolo.
Ma quanto oro conviene detenere in portafoglio? «La percentuale deve variare in funzione delle condizioni di mercato - spiega De Casa. I principali studi collocano questo valore fra un minimo dell’1-2%, quando si ritiene che il prezioso sia sovraquotato, fino a un totale del 10-12%, nelle fasi in cui si attendono scossoni sui mercati e conseguenti rally rialzisti del metallo prezioso».