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 2019  febbraio 24 Domenica calendario

Armani profondo blu

Effetto notte. Di un blu profondo e scintillante. Come un cielo stellato. C’è tutta la magia di Armani e po’ di più nella sua prima sfilata al Silos. Lo spazio dove lo stilista ospita lo sterminato archivio e le mostre degli artisti in sintonia con la sua estetica. «Mi piace sperimentare nuove formule - spiega Armani - credo che oggi sia importante offrire agli spettatori una narrazione carica di atmosfera; e il Silos è una cornice suggestiva, che mi rappresenta». 
E quando lui alla fine esce in passerella tenendo per mano una modella la platea applaude entusiasta. Da Naomi Watts a Rosamund Pike a Mario Martone. Tutti stregati dalle sottili figure femminili che paiono disegnate a matita. Una collezione di altissimo prêt-à-porter che sfiora il suo Privé di alta moda. 
Armani adora il blu da sempre: «E’ profondo, raffinato e sereno, l’unica vera alternativa al nero, ne ha la potenza ma possiede una morbidezza speciale, notturna, infonde calma e dà dignità alla figura senza severità». Questa tinta è un trait d’union sottile, vellutato. Una rapsodia che parte dall’inchiostro e arriva all’azzurro. 
Soggetti astratti 
Svettante e sinuosa la silhouette femminile è delineata da corte giacche strette sul busto e pantaloni dal profilo curvo, modello jodhpur. Bluson drappeggiati e paltò ad astuccio si intercalano. I colli scompaiono in favore di tratti asimmetrici. Stampe fotografiche di nodi e panneggi sfumati si sgranano diventando astratti. 
Solo pantaloni. Eccetto le lunghe toilette da sera luccicanti, trasparenti, strutturate da bustier. Ogni dettaglio è dosato al millimetro in un perfetto equilibrio. Ed è quanto di più attuale si possa immaginare. 
Al fianco delle modelle c’è sempre una presenza maschile, uomini che trasmettono una forza e una gentilezza rara come il panda di questi tempi.
I ragazzi sono in blu mezzanotte, come principi azzurri moderni in giacca sciancrata: composta, ma duttile, non certo un’armatura. Sull’abito c’è un parka o un cappotto morbido. E, sorpresa, ricompare la cravatta, portata con garbata nonchalance. «È l’accessorio più personale che un uomo possa indossare, un segno di appropriatezza che mi pare giusto riportare adesso sotto i riflettori». Difficile disegnare uomo e donna insieme? «Non so se continuerò, ma è solo questione di mestiere, che a questo punto direi non mi manca». 

Sensualità e diamanti
Il contrasto più intrigante, secondo Ermanno Scervino, sta nell’unione fra il maschile più rigoroso e il femminile portato all’estremo. Così i tailleur in Principe di Galles sono lastricati in pavé di minuscoli brillantini. Cosparse di cristalli anche le sottovesti e i golfoni, scaldati da paltò essenziali; da parka in ecopelliccia. «La mia icona di riferimento è Marilyn Monroe, sensuale e fragile. 
D’altronde, si sa, è il lato debole a rendere forti e affascinanti le donne. Un fascino che non ha età. Seduce gli uomini, ma serve anche in famiglia, con i figli». Scorrono smoking impeccabili. Si portano con top di seta profilati di pizzo che sfugge dall’orlo della giacca, a ingentilire la figura. Diamantati sono addirittura i completi gessati, («I diamanti d’altronde non sono i migliori amici delle ragazze?»). Il bianco da sera è una novità, regala glamour e illumina l’incarnato. La pelle morbida, come una carezza, finisce su capi spalla, vestiti e bluse. C’è tanta sperimentazione e un lavoro certosino su questi capi dalla raffinata sartorialità fiorentina. 
Vortice di colori e stampe
Cavalli disegnato da Paul Surridge è più Cavalli del solito. In un osanna di maculato, pitonato e fantasie dai colori pastosi riacciuffati dal dna del marchio. I temi per lui e lei sono gli stessi (anche se lo stilista è più bravo a vestire l’uomo). Stampe vortice a gogò per toilette da sera sbieche con orli asimmetrici, ma anche blazer maschili tempestati di paillettes. Il must è l’animalier stilizzato, tuffato in tinte accese, ricamato sui capi in tulle di sapore Decò. E sui montoni. Souvenir di certi modelli storici, rivisti con gli occhi di oggi. Gran finale in sexy-nero, con vestiti seconda pelle e tute in maglia anatomiche, da cat woman. Con motivi e intagli che sottolineano le zone erogene del corpo.