Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  febbraio 24 Domenica calendario

Cresce una muffa sconosciuta nella cattedrale di Coimbra

Tra i 21 edifici che costituiscono l’Università di Coimbra, dal 2013 sito del patrimonio mondiale Unesco, vi è la Cattedrale vecchia, uno dei più importanti edifici romanici del Portogallo. La sua costruzione iniziò nel 1146, per concludersi nel 1218. Di recente, dal chiostro della chiesa sono stati prelevati frammenti di pietra calcarea ricoperti da una patina nera che per gli esperti della tutela dei beni culturali sono segno di un attacco in corso da parte di un minuscolo, subdolo nemico. Si tratta di microscopici funghi a crescita lenta, capaci di sopportare temperature molto elevate, periodi di siccità estrema e una prolungata esposizione al sole con il suo carico di radiazioni visibili e ultraviolette. Quando però un po’ di umidità è disponibile, si allungano nelle piccole fessure della pietra, allargandole grazie alle sostanze corrosive che producono. Non è facile combattere contro questi piccoli ma tenaci avversari. Per affrontarli è importante conoscere la loro identità, perché di questi insidiosi funghi nerastri ci sono molte specie diverse. Secondo João Trovão e colleghi, che lavorano nella stessa Università di Coimbra, quelli della Cattedrale vecchia non appartengono ad alcuna specie finora descritta. Anzi, riferiscono in un articolo sulla rivista «MycoKeys», la specie in questione non mostra affinità strette con alcuna specie conosciuta, per cui hanno creato per essa un genere nuovo e addirittura una famiglia distinta. Se quest’ultima ha preso il nome di Aeminiaceae, del quale non è facile immaginare il significato, è perché al nuovo genere hanno dato il nome di Aeminium, che altro non è se non l’antico nome della città di Coimbra.