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 2019  febbraio 23 Sabato calendario

CAPITALE BANG BANG! BOOM DI PISTOLE ILLEGALI A ROMA: DUE SEQUESTRI AL GIORNO - NEL 2018 LA POLIZIA HA REQUISITO PIÙ DI 1.500 ARMI, NELL' 80% DEI CASI TITOLARI SENZA PIÙ REQUISITI: "MOLTI AVEVANO PRECEDENTI CON LA GIUSTIZIA O FREQUENTAVANO PREGIUDICATI " - IL PRIMATO A SAN PAOLO, MAGLIANA E TRULLO - TRA I PRINCIPALI DETENTORI, PER DIFESA PERSONALE CI RIENTRANO SOPRATTUTTO I… -

IL FOCUS Per difesa personale e qui, tra i principali detentori, ci rientrano soprattutto gioiellieri e commercianti o per semplice passione sportiva: quella di andare al poligono di tiro e sparare oppure cercare di prendere il piattello al volo. Quale che sia il motivo predominante che si cela dietro al possesso di un' arma, la Capitale svetta per numero di pistole e fucili regolarmente registrati: al 2017 i pezzi superavano, infatti, le 250 mila unità. A questi bisogna poi aggiungere il sommerso, ovvero le armi non registrate tra cui quelle con la matricola abrasa ad esempio che secondo le stime sarebbero il doppio di quelle denunciate e alimenterebbero un mercato parallelo a quello delle regolari armerie con tariffe e prezzi fissi e pistole che si possono anche noleggiare.

A confermare la presenza affatto trascurabile , di un vero arsenale collettivo, l' indice dei sequestri amministrativi compiuti con costanza dalla polizia nell' ultimo anno. I dati più cospicui arrivano dal commissariato di polizia di San Paolo che copre quartieri delicati come Corviale, ma anche Trullo e Magliana. Proprio qui, lo scorso gennaio Andrea Gioacchini, un pregiudicato di 34 anni, è stato freddato da 4 colpi di pistola 7,65 di fronte all' asilo dei figli. Ebbene, in questo fazzoletto di Roma, gli agenti hanno sequestrato nell' ultimo anno 600 pezzi tra pistole e fucili e 10 mila munizioni: quasi due armi e 30 proiettili al giorno.

«Il dato spiega il dirigente del commissariato Massimiliano Maset è pressoché in linea con i sequestri amministrativi svolti in passato, anche se è cambiata la tipologia di coloro a cui è stata sottratta un' arma».

I TITOLI Nell' 80% dei casi, infatti, il sequestro è scattato per la mancanza dei requisiti morali di chi aveva ottenuto il titolo per il porto d' armi. «Tramite le verifiche ci siamo resi conto continua Maset che molti di quelli a cui abbiamo sequestrato una pistola, ad esempio, o un fucile avevano collezionato dei precedenti con la giustizia oppure frequentavano dei pregiudicati. In sostanza avevano cambiato la propria condizione rispetto a quella posseduta al momento del rilascio del titolo per il possesso di un' arma». Solo nel 20% dei casi, dunque, il sequestro amministrativo è scattato per violazioni burocratiche, come la mancata esibizione del certificato medico attestante la buona salute di chi ha ottenuto il porto d' armi. «In questa categoria conclude il dirigente di San Paolo rientrano principalmente coloro i quali possedevano un fucile da caccia». Dopo San Paolo, il territorio in cui ci sono stati i maggiori sequestri è quello di Tivoli: 510 pezzi tra pistole e fucili e 10 mila munizioni sono stati recuperati dalla polizia nel corso del 2018. Medaglia di bronzo a San Basilio che lo scorso anno ha totalizzato 135 sequestri di armi e oltre mille munizioni tra cartucce e proiettili.

IN CENTRO A sorpresa, avvicinandosi al Centro, 120 tra pistole, fucili, carabine e 2.291 munizioni sono stati recuperati dalla polizia nella zona di Ponte Milvio mentre il commissariato Esposizione (che copre l' area dell' Eur) ha sequestrato 118 ferri e 1.484 munizioni.

Da segnalare anche le performance conseguite nell' area del Flaminio e in quella di Prati. Nel primo caso il commissariato di zona ha recuperato 80 ferri tra pistole e fucili e più di mille cartucce e proiettili, mentre nel secondo quartiere oltre alle 25 armi e alle 800 munizioni gli agenti hanno recuperato anche 5 spade.