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 2019  febbraio 22 Venerdì calendario

Ha ripreso proprio una bella cera la società che controlla Eataly

Si chiude con ricavi in forte aumento e con una perdita quasi azzerata a un milione di euro euro dai circa 17 milioni di rosso del precedente esercizio il bilancio consolidato 2017 di Eatinvest, holding della famiglia Farinetti e partecipata dalla famiglia Nocivelli e che controlla Eataly. I conti di gruppo sono stati approvati da poco in quanto l’esercizio ordinario si è chiuso successivamente, a maggio del 2018. Anno su anno il fatturato cresciuto da 382,8 milioni a 476 a fronte di costi lievitati da 406,3 a 480 milioni, ove i costi del personale sono aumentati da 116 a 141 milioni, gli ammortamenti e svalutazioni da 18 a 21,6 milioni mentre gli oneri diversi di gestione sono scesi da 11,2 a 6,8 milioni. Significativi i miglioramenti dei margini reddituali: ebitda ed ebit sono passati anno su anno, rispettivamente, da negativo per 4,4 a positivi per 13,7 milioni e da negativo per 22,3 a positivo per 7,9 milioni. Eatinvest, presieduta da Francesco Farinetti, su un totale di attivo di 366,5 milioni, detiene terreni e immobili in carico per 78,1 milioni e attività finanziarie non immobilizzate per 21,8 milioni tra le quali una polizza Bnl Private Selection (5 milioni), due gestioni con Bnp Paribas Investment Partners (7 milioni) e Ceresio sim (9,4 milioni) oltre a liquidità per 63,2 milioni. I debiti verso banche, diminuiti da 107,4 a 98,3 milioni, sono riferiti fra l’altro a 18 milioni erogati da Unicredit a Eataly per acquisire dalle coop alcune quote di Eataly Distribuzione presieduta da Andrea Guerra, a fronte di un finanziamento originario di 40 milioni, che scadrà nel prossimo giugno, parzialmente rimborsato. La sola capogruppo Eatinvest spa ha invece depositato il bilancio chiuso con una miniperdita di 60 mila euro.