Corriere della Sera, 21 febbraio 2019
La Difesa europea non sta solo nel 2%
Nel caso di un attacco portato da una potenza ostile, l’Europa saprebbe difendersi senza l’aiuto degli Stati Uniti? Il pericolo non è di attualità ma la Difesa è un obbligo al quale i governi non possono venire meno, soprattutto in un mondo altamente instabile. La risposta che gran parte degli esperti dà alla domanda è che no, l’Europa non saprebbe difendersi. Per dimostrarlo, spesso si porta il numero magico del 2% del Pil che gran parte dei membri europei della Nato non raggiunge in termini di spese militari. Più che gli investimenti, che in fondo non mancano, agli europei sembra però mancare una visione politica e di sicurezza. Secondo un’analisi appena pubblicata dall’International Institute for Strategic Studies di Londra, la spesa mondiale per la Difesa nel 2018 è stata di 1.670 miliardi di dollari, con un aumento di 80 miliardi sul 2017. Crescita da attribuire soprattutto ai Paesi occidentali, in particolare agli Usa che hanno accresciuto il budget militare del 5% (in termini reali) in un anno, per arrivare al 45% di tutte le spese globali nel settore. Ma anche gli europei membri della Nato hanno speso di più, l’anno scorso: il 4,2%, una cifra aggregata di 264 miliardi di dollari. Nel loro insieme, le spese degli europei sono le seconde al mondo, dopo quelle americane, davanti ai 168,2 miliardi di dollari della Cina, agli 82,9dell’Arabia Saudita, ai 63,1 della Russia, ai 57,9 dell’India. Donald Trump chiede con insistenza che i membri della Nato al di qua dell’Atlantico spendano per la Difesa almeno il 2% dei loro Pil, obiettivo che hanno sottoscritto (Trump ha detto di volere in realtà un irrealistico 4% che nemmeno Washington raggiunge). Solo quattroPaesi ora raggiungono quel livello simbolico: Estonia, Grecia, Lituania e Regno Unito. È però il caso di notare che, su una spesa totale per la Difesa di 643 miliardi di dollari, l’anno scorso gli Stati Uniti ne hanno destinati direttamente all’Europa 35,8, che vanno dunque paragonati ai 264 degli europei. Certo, in caso di guerra Washington ne mobiliterebbe molti di più, in Europa. Dalle cifre, però, appare chiaro che la differenza tra le due sponde atlantiche non è tanto quantitativa: la debolezza europea è che non c’è e non ci sarà a breve un’idea non solo di Difesa ma anche di politica estera e di sicurezza. Fino a che tiene, è la politica il vero ombrello americano.