ItaliaOggi, 21 febbraio 2019
Esercito tedesco in canottiera
Quando smisi di leggere i libri di Salgari, anche perché avevo esaurito le avventure dei pirati della Malesia e le sventure del Corsaro Nero, cominciai a scoprire, nella biblioteca di casa, i romanzi americani e tedeschi pubblicati da Bompiani e Mondadori. L’America di Dos Passos e di Steinbeck era lontana ma nella Germania di Döblin e Mann, nell’Austria di Schnitzler, mio padre mi aveva già condotto. Le traduzioni erano a volte ambigue e improbabili. Che cosa sarà mai stata la sottocamicia che piaceva tanto agli operai nella Repubblica di Weimar? Nel frattempo ho studiato il tedesco, e leggo sulla Welt che l’esercito della signora Ursula von der Leyen ha problemi non solo sui caccia militari, meglio non compare gli F-35 americani che piacciono agli italiani, o con i Panzer che si guastano come gli elicotteri, e gli U-Boote da revisionare, ma anche con le canottiere, Unterhemd, sottocamicia se si traduce letteralmente.Die Gebirgjäger, che sarebbe meglio non tradurre fedelmente con cacciatori di montagna, sono i loro alpini, impiegati nelle manovre in Norvegia, hanno delle pretese: si lamentano che le canottiere di lana vanno cambiate ogni giorno perché loro, dopo una marcia, sudano, ma non sono contrassegnate individualmente. A chi di noi piace indossare biancheria usata da un collega? Inoltre, le Unterhemden dopo qualche lavaggio sono infeltrite, pizzicano, in altre parole meglio buttarle via.
L’ironia è fuori posto, ma il problema canottiera ha scatenato una disputa burocratica nell’esercito. Come conciliare l’esigenza dei soldati con i costi? Come dovrebbe essere una moderna Unterhemd, perché dovrebbero essere sempre bianche o al massimo grigie,o verdastre? Clark Gable fece crollare le vendite delle canottiere, undershirt in inglese, sempre sottocamicia nei miei romanzi dell’adolescenza, quando si tolse la camicia e apparve a torso nudo a Claudette Colbert nel film Accadde una notte (1934). Gli uomini virili e eleganti hanno ancora bisogno di Unterhemden?
Il deputato tedesco Hans-Peter Bartels, 57 anni, socialdemocratico, responsabile al Bundestag per l’esercito, nel suo rapporto annuale ha accusato la Bundeswehr di essere «un mostro burocratico». Nel suo dossier si occupa dell’acquisto di nuove armi, carri armati e aerei, corvette e fregate, sono in stato disastroso, e dell’impiego di truppe all’estero, ma anche di come deve essere «composta una prima colazione ideale», o il pacchetto da consumare durante le esercitazioni. E, anche di come invogliare ragazzi e ragazze a scegliere volontariamente la carriera militare. Mancano 21.500 nuove reclute. È difficile trovare nuove reclute, dopo che è stata abolita la leva. I giovani oggi hanno altre esigenze rispetto ai nonni della prima e seconda guerra mondiale.
Una volta deciso come deve essere una canottiera nel XXI secolo, a chi affidare la commessa per decine di migliaia di capi? Il responsabile politico non può prendere iniziative né dare consigli, si lamenta Bartels, ma solo «esporre e criticare la situazione». I giovani non sentono più il fascino della divisa, e dunque il deputato è costretto a occuparsi del loro benessere, e delle canottiere, ma non suggerisce come risolvere la questione. E quali sono le esigenze delle soldatesse al riguardo?
Per caso, nella mia strada a Berlino c’è un negozio che ricicla materiale militare, dalle gavette agli impermeabili, un secondhand della fanteria, della marina e dell’aviazione. Tutto come nuovo, mai usato, si garantisce. In vetrina è esposta una canottiera elegantissima color verde oliva per 8,90 euro. Perché la vendono, non è più di moda? Ma, benché a Berlino in inverno si finisca sottozero, io preferisco imitare Clark Gable.