ItaliaOggi, 21 febbraio 2019
Norvegia, scoperto un sito sommerso d’epoca vichinga
Una scoperta inaspettata, frutto prima della casualità e poi della tecnologia, ha permesso agli archeologi norvegesi di imbattersi nei resti di un importante centro di potere dell’era vichinga. Vicino ad Halden, nel sud-est del paese nordico, un agricoltore aveva un problema di drenaggio in un suo campo paludoso. Così, per eliminare quell’acqua che ricopriva la sua terra e comprometteva le colture, ha pensato bene di scavare un fossato. Ma, visto che in passato nella zona erano emersi altri reperti, prima ha dovuto richiedere il permesso alle autorità locali, che hanno deciso di testare un metodo di analisi non intrusiva prima di dare il via libera all’opera. Attraverso un georadar ad alta risoluzione sviluppato dall’Istituto Ludwing Boltzmann proprio per la ricerca archeologica virtuale, ha raccontato Forbes, è stato scandagliato il campo. E qui, sorpresa, a pochi centimetri dalla superficie terrestre, l’occhio elettronico ha rilevato la presenza di diverse abitazioni e di almeno una nave lunga 20 metri. Dai dati digitali l’imbarcazione sembrerebbe ben conservata e quindi di grande interesse storico.Il contadino norvegese dovrà dire addio alla sua terra che, dietro risarcimento, passerà nelle mani degli archeologi per consentire loro di analizzare ulteriormente il promettente sito. A capo del team di esperti ci sono Lars Gustavsen ed Erich Nau, dell’Istituto norvegese per la ricerca sui beni culturali. I due ricercatori hanno parlato di una «scoperta molto speciale».
Perché? A Forbes spiegano: «Una scoperta di questa portata non è mai stata fatta prima con metodi non intrusivi e mostra davvero le potenzialità di questo sistema nel dare un’idea del contesto di un’indagine archeologica. E poi non si trova una nave vichinga ogni giorno, siamo ottimisti sul fatto che questo tipo di tecnologia possa produrre risultati simili negli anni a venire. La nave sta ricevendo tutta l’attenzione che merita, ma in realtà è solo un elemento di questa area, che era un importante centro di potere dell’era vichinga».
Il futuro del sito resta incerto: ora dovranno partire ulteriori indagini e scavi, poi i Beni culturali norvegesi dovranno decidere se aprirlo al pubblico oppure no. In Norvegia, tuttavia, l’attenzione verso l’archeologia vichinga è crescente e la maggior copertura mediatica delle recenti scoperte ha alimentato una sana curiosità tra la popolazione.