ItaliaOggi, 21 febbraio 2019
Karl Lagerfeld, il peso della moda
Karl Lagerfeld aveva una libreria di circa 300 mila volumi, ordinati orizzontalmente. All’età di sei anni parlava francese e inglese. Usava un tedesco giudicato, da professori universitari, al livello di Goethe. Era in grado di esprimere pensieri originali in qualsivoglia campo, dall’arte, al cinema alla politica estera europea. Aveva un’etica del lavoro ferrea, giudicando che due settimane di ferie non ti fanno venire idee, ma l’essere occupato sì. Lagerfeld era (è) la personificazione di come il vasto mondo dei profani della moda valuti spesso ingiustamente chi di esso fa parte, apprezzandolo come vuoto, spregiativamente leggero, superficiale. E nessuno più di Meryl Streep-Miranda Priestly ne Il Diavolo veste Prada ha saputo meglio esprimere questi concetti, nel famoso monologo del maglioncino ceruleo, sbattuto in faccia alla povera Anne Hathaway-Andrea.«Oh, ma certo ho capito: tu pensi che questo non abbia niente a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo, e sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee e poi è stato Yves Saint Laurent se non sbaglio a proporre delle giacche militari color ceruleo. E poi il ceruleo è rapidamente comparso nelle collezioni di otto diversi stilisti. Dopodiché è arrivato a poco a poco nei grandi magazzini e, alla fine, si è infiltrato in qualche tragico angolo casual, dove tu evidentemente l’hai pescato nel cesto delle occasioni. Tuttavia quell’azzurro rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di aver fatto una scelta fuori dalle proposte della moda quindi in effetti indossi un golfino che è stato selezionato per te dalle persone qui presenti… in mezzo a una pila di roba».