la Repubblica, 21 febbraio 2019
Savona ha poca luce a casa. «Danno da 700mila euro»
Paolo Savona, ex ministro per gli Affari europei già designato alla Consob, batte cassa. La vicenda è nota, si tratta di un contenzioso che va avanti da cinque anni fra la Rinascente di Roma, in via del Tritone, e i proprietari ( fra cui Savona) di alcuni appartamenti attigui che hanno fatto ricorso al giudice amministrativo lamentando presunti abusi. Durante i lavori per consolidare la struttura nel sottosuolo furono scoperte 15 arcate dell’Acqua Vergine, tra i più importanti pezzi di acquedotto romano all’interno della Capitale: grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, è stata creata una nuova area archeologica all’interno di Rinascente totalmente gratuita.
Ma l’inaugurazione di Rinascente ha scontentato un gruppo di inquilini. Mentre pende al Consiglio di Stato l’ultimo ricorso sul permesso di costruire, Paolo Savona quantifica il danno a suo dire patito da lui, dalla moglie e dalla figlia, proprietari di un immobile di quasi 200 metri quadri. Savona, ancora ministro in attesa che si perfezioni il suo passaggio alla Consob, chiede i danni, oltreché al comune di Roma e alla Soprintendenza, anche al suo collega ministro dei Beni culturali. Centonovantaquattromila euro per il danno esistenziale ( impossibilità di vita tranquilla, alta rumorosità, mancanza di parcheggi) e 485 mila euro per la lesione al godimento di aria e luce. In totale 679 mila euro.