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 2019  febbraio 20 Mercoledì calendario

L’ULTIMO DESIDERIO GAIO DI KARL LAGERFELD - NIENTE FUNERALI, CREMAZIONE E DISPERSIONE DELLE CENERI INSIEME A QUELLE DELLA MADRE, DEL GATTO E DEL SUO FIDANZATO STORICO JACQUES DE BASCHER, MORTO DI AIDS NEL 1989 – L’UOMO COL ''VOLTO DI GRETA GARBO" ERA L’AMANTE ANCHE DI YVES SAINT LAUREN CON IL QUALE GLI PIACEVA IMPROVVISARE GIOCHETTI SADOMASO DENTRO GLI ARMADI –  DE BASCHER SI SOLLAZZAVA CON UOMINI E DONNE E LAGERFELD PAGAVA LE SUE FESTE CON ANDY WARHOL E BIANCA JAGGER A BASE DI COCA E SESSO CON IL SUO PENE SGUAINATO…

Karl Lagerfeld sarà cremato e le sue ceneri saranno sparse con quelle di sua madre e del fidanzato storico Jacques De Bascher, morto di Aids nel 1989. «I suoi desideri saranno rispettati» ha detto oggi una portavoce di Chanel, guidata dallo stilista per 36 anni fino alla morte per un cancro al pancreas.

Il leggendario stilista di Chanel ebbe per 18 anni una relazione con Jacques De Bascher, figura molto conosciuta nel circuito della moda parigina degli anni '70. De Bascher era anche l’amante dello stilista Yves Saint Laurent, e Lagerfeld non solo era ben consapevole della loro passione, ma sembrava anche aver chiuso un occhio sulla loro relazione.

Lo stesso Lagerfeld, che sosteneva di non aver mai dormito con De Bascher, nonostante quasi due decenni di vita insieme, si era preso cura di lui negli ultimi momenti prima di morire. Dopo il suo decesso lo stilista aveva sempre conservato parte delle ceneri con un unico desiderio: unirsi a lui nel momento della propria morte.

La vita di De Bascher è stata avvolta nel mistero, fuori dal mondo della moda, fino a quando Lagerfeld ha accettato di partecipare al libro "Jacques de Bascher, dandy de l'ombre" del giornalista francese Marie Ottavi nel 2017. Molti dell'ambiente si erano rifiutati di parlare di De Bascher, che era ben noto come un consumatore vorace di alcol, droga e sesso, ma di cui si sapeva poco altro. Per molti era solo un dandy decadente che catturava l'attenzione di uomini e donne mentre si sollazzava nel mondo della moda.

Negli anni '70 De Bascher aveva una relazione con Saint Laurent ed è risaputo che tra i loro giochi erotici c'era anche quello di chiudere lo stilista dentro un armadio come parte di uno stuzzicante gioco sadomaso. Più tardi negli anni, Lagerfeld raccontò come il socio in affari di Saint Laurent, Pierre Bergé, lo avesse accusato di usare la presa di De Bascher su Yves per destabilizzare la maison di Saint Laurent.



De Bascher aveva appena 19 anni quando incontrò Lagerfeld e il designer si innamorò subito del giovane amante. De Bascher era arrivato nella capitale francese, era figlio di aristocratici francesi ed era nato a Saigon nel 1951. Lagerfeld era più vecchio di lui e aveva già raggiunto grandi risultati con Chloe e Fendi quando la coppia si incontrò, mentre De Bascher, dopo un breve periodo come assistente di volo per Air France, capì che il lavoro non faceva per lui.

«Ho amato infinitamente quel ragazzo - disse lo stilista a Ottavi - Ero sedotto dal suo fascino fisico». Negli anni ’70 la vita di De Bascher si trasformò in uno sfrenato turbinio fatto di amore libero e droga. Lagerfeld era divertito dalle sue avventure, ma negli anni raccontò sempre che per quanto riguardava la vita sociale, le loro esistenze erano assai distanti. Era ben consapevole delle “ombre” nel comportamento di De Bascher, ma preferiva trascurare quegli aspetti della sua vita, amando i suoi “lati più luminosi”.



Si dice anche che Lagerfeld, oltre a mantenerlo, finanziasse le sue feste, famose per la dissolutezza, stappando in una sola notte anche mille bottiglie di vino bianco della tenuta di sua madre. Ai party partecipavano anche Andy Warhol, Bianca Jagger e Kenzo Takada. Si racconta che durante una delle feste De Bascher avesse mostrato ripetutamente il suo pene ai partecipanti, sniffando droghe in ogni angolo del locale.



Da anni Lagerfeld aveva sviluppato una repulsione verso la morte, motivo per cui si rifiutò di partecipare ai funerali del compagno. Lo seguì fino alle fine, negli ultimi anni dormiva in una brandina accanto al suo letto e organizzò il funerale, ma non volle parteciparvi.

Nel 2010 Lagerfeld dichiarò di non aver mai dormito con le persone che amava e di aver sempre preferito pagare prostituti per fare sesso. Parlando con la rivista Vice disse: «Personalmente, mi piacciono solo escort di alta classe. Non mi piace dormire con le persone che amo davvero. Non voglio dormire con loro perché il sesso non può durare, ma l'affetto può durare per sempre. Penso che sia salutare. E per come vivono i ricchi, questo è possibile. Ma per le persone che non sono come noi c’è bisogno del porno».



Benedetta Perrilli per "d.repubblica.it"

“Che orrore, non voglio essere seppellito. Piuttosto muoio!". Non perdeva occasione Karl Lagerferl per fare sfoggio della sua ironia. Non l'aveva persa neanche quando nell'aprile 2018, durante un'intervista al magazine Nùmero, aveva commentato così la grande cerimonia alla Madeleine per i funerali del cantante francese Johnny Hallyday. 

Il suo desiderio, come riportano i quotidiani francesi il giorno dopo la morte del couturier e come conferma un portavoce di Chanel, era quello di essere cremato, senza nessuna cerimonia ufficiale. Considerava poco elegante quello sfoggio di lacrime e abiti neri davanti a una bara, preferiva "scomparire come fanno gli animali della foresta vergine". 



Le sue volontà, riporta oggi Le Monde, sono rimaste queste: cremazione e dispersione delle ceneri. Ma non da sole. Unite a quelle della madre, che aveva custodito sin dal giorno della sua morte, e a quelle di Jacques de Bascher, l'amore al quale aveva concesso di superare la sua riservatezza dal 1972 fino al 1989, quando era morto di Aids. In caso di morte precedente a quella dello stilista, tra le ceneri di Lagerfeld avrebbero dovuto essere mischiate anche quelle del gatto Choupette, terza fiamma di un cuore tormentato.

Prima di Choupette e dopo la madre, Lagerfeld aveva dunque amato solo de Bascher, l'aristocratico "dandy nero" che con la sua bellezza torbida aveva ammaliato anche il "rivale" di sempre Yves Saint-Laurent che a lui si lega per una breve, e distruttiva, relazione.



Del bel Jacques, Lagerfeld diceva: "Non ho mai conosciuto uomini più chic ed eleganti in Francia. Era una sorta di personaggio mefistotelico con il volto di Greta Garbo", riporta la giornalista Marie Ottavi nel libro a lui dedicato 'Jacques de Bascher, dandy de l'ombre' (edizioni Seguier). E ancora: "Mi divertiva enormemente anche se era diversissimo da me. Il mio opposto. Insopportabile, intollerabile. Detestabile. Eppure un essere perfetto".

  Ora parte delle sue ceneri, il resto fu consegnato alla famiglia, usciranno da un'urna realizzata appositamente per custodirle in tutti questi anni, e si uniranno a quelle di Lagerfeld. Dopo la morte di de Bascher lo stilista aveva dichiarato: "Non ho sentimenti umani". Questo ultimo, romantico, viaggio sembra però smentirlo.