ItaliaOggi, 20 febbraio 2019
Farfalle confondono il radar dei pipistrelli
Le farfalle Yponomeuta evonymella non vogliono finire preda dei pipistrelli e per questo hanno sviluppato un metodo per sfuggire a questi mammiferi volanti: emettono, in volo, degli ultrasuoni a ogni battito di ali di una potenza tale da essere uditi ma non individuati. Questo va avanti da 65 milioni di anni, da quando è nato il sistema di ecolocalizzazione dei pipistrelli. Molto velocemente, gli insetti di cui si nutronoi pipistrelli hanno sviluppato strategie per sfuggire loro.Alcuni ricercatori inglesi dell’università di Bristol e del Museo nazionale di storia naturale di Londra hanno appena scoperto una nuova tecnica unica attuata dalle farfalle Yponomeuta evonymella: in volo emettono ultrasuoni per confondere il radar dei pipistrelli e diventare, così, invisibili. Lo studio è pubblicato su Scientific Reports, ed è stato ripreso da Le Figaro.
I ricercatori hanno esaminato due farfalle del genere Yponomeutes, Yponomeuta evonymella, e di Y. cognatella, la grande falena di carbone. In tempi di inquinamento, i bruchi di queste farfalle tessono delle tele bianche intorno ai rami del fusain, un piccolo arbusto alto dai 3 agli 8 metri. I ricercatori avevano notato che queste farfalle emettono ultrasuoni pur non avendo un organo fonatorio come altri lepidotteri.
Grazie ai filmati realizzati con apparecchiature ultrarapide e illuminate a infrarossi, i ricercatori hanno scoperto il segreto di queste farfalle: sull’ala posteriore hanno una piccola banda traslucida, striata, priva di scaglie, posta tra due nervature dell’alla. Questa è stata chiamata «stridularium»: vibra quando l’ala è in movimento emettendo degli ultrasuoni percepibili da 4 a 10 metri di distanza. La potenza di 22 decibel è in media troppo bassa per evitare che questi ultrasuoni non servano a nulla, ma non troppo forte per essere individuati. Inoltre, i ricercatori hanno potuto dimostrare che questi insetti erano sordi.
Inoltre, queste farfalle hanno anche un altro sistema per confondere il radar dei pipistrelli, ma questa volta non è sonoro, ma chimica. L’altra linea di difesa utilizzata da questi insetti è quella di produrre dei butenolide che sono tossici, capaci di generare una sonnolenza nei pipistrelli che li mangiano.