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 2019  febbraio 18 Lunedì calendario

A Londra il teatro batte anche il calcio

Gli show sono praticamente gli stessi di qua e di là dall’Atlantico: in maggioranza musical, come I miserabili, Il re leone, Mamma mia, alcuni dei quali si replicano da decenni. Ma gli spettatori sono più numerosi a Londra che a New York: i teatri del West End superano quelli di Broadway, con un milione di biglietti venduti in più all’anno.
Chi pensava che i palcoscenici all’ombra del Big Ben fossero una sorta di succursale di quelli sotto l’Empire State Building deve ricredersi davanti alle statistiche diffuse da Julian Bird, amministratore delegato della Society of London Theatre, la società che rappresenta tutti i teatri della capitale britannica. Il teatro, lungo le rive del Tamigi, non si limita ad avere più pubblico che nella Grande Mela: sorpassa perfino la Premier League. Ci sono annualmente più spettatori nelle platee dello stage londinese, informa il medesimo rapporto, che in tutti gli stadi del campionato più ricco del mondo messi insieme: Shakespeare batte football, diciamo così, 18 milioni e 730 mila presenze a 14 milioni e 600 mila. Cifre impressionanti di un’arte che è pure una formidabile fonte di introiti: show-business, per l’appunto.Ogni sera, nel West End, sono disponibili 42 mila poltrone. Complessivamente, dai teatri del quartiere dipendono 40 mila posti di lavoro, fra lo staff direttamente impiegato e sceneggiatori, scenografi, marketing e altri settori dell’indotto. Il 20 per cento dell’audience è composto da turisti; e specularmente il 25 per cento dei visitatori che vengono in vacanza a Londra passa almeno una sera in un teatro del West End. Il prezzo medio dei biglietti, 25 sterline (meno di 30 euro), non è proibitivo, sebbene i migliori costino due o tre volte tanto, a seconda degli spettacoli e dei giorni. Soltanto il 35 per cento del pubblico va a vedere tre o più rappresentazioni all’anno, eppure i teatri sono sempre più pieni: nel 2018 gli spettatori sono aumentati del 19 per cento rispetto all’anno precedente.L’incasso totale è da capogiro: 705 milioni di sterline, pari a su per giù 800 milioni di euro.Un’industria che funziona a meraviglia, sostenuta dall’alta qualità delle performance e da una metropoli di 8 milioni e mezzo di abitanti, 12 milioni con i sobborghi, la più grande città dell’Unione Europea (fino a quando ne farà parte), che attira 20 milioni di turisti l’anno. Chi vuole partecipare al fenomeno deve solo mettersi in coda e aspettare il suo turno: il musical con il record di repliche, I miserabili, tratto dal capolavoro di Victor Hugo, va in scena nel West End ogni sera da 34 anni e non dà segni di voler chiudere.