la Repubblica, 16 febbraio 2019
Per la discografia Sanremo conta poco
Mahmood vince e batte Ultimo anche nella classifica dei singoli più venduti. Soldi è in testa nella prima top ten dopo il Festival di Sanremo e anticipa sul podio I tuoi particolari del cantante romano esattamente come avvenuto una settimana fa al Teatro Ariston. Le canzoni sanremesi conquistano i primi sette posti in classifica: non accadeva dal 2010, quando vinse Valerio Scanu, con la differenza che nella prima classifica dopo il Festival la sua canzonePer tutte le volte che si piazzò soltanto sesta; quest’anno invece Soldi di Mahmood ha subito conquistato la vetta, rivelando peraltro anche il decisivo gradimento del pubblico che acquista la musica o la ascolta sulle piattaforme di streaming. Seguono nella classifica dei singoli più venduti Irama, al terzo posto, Achille Lauro al quarto, al quinto posto Shade & Federica Carta, al sesto LoredanaBertè, al settimo i Boomdabash. Clamorosa la performance negativa del trio Il Volo che, piazzatosi terzo al Festival, risulta soltanto sedicesimo nella classifica che tiene conto della vendita e degli ascolti dei brani singoli.
Tra i record di Mahmood, il primo a vincere Sanremo Giovani e, subito dopo, il Festival di Sanremo (oltre che il premio della critica di Sanremo Giovani) c’è anche Spotify: Soldi è risultato infatti il singolo italiano più suonato di sempre, con oltre 9 milioni di ascolti in streaming.
Il brano vincitore di Sanremo è in assoluto il più suonato dalle radio italiane secondo la classifica Airplay ( Rolls Royce di Achille Lauro è al nono posto,I tuoi particolari di Ultimo è tredicesimo). Ora, vista la grande richiesta, la casa discografica di Mahmood ha deciso di anticipare al 22 febbraio l’uscita del suo primo album Gioventù bruciata contenente il brano sanremese. Tanta visibilità in classifica non significa però che il Festival possa essere considerato come il toccasana per la salute della discografia italiana.
Secondo i dati sugli streaming elaborati da Gfk per conto dei discografici della Fimi, nella settimana del Festival ci sono stati 480 milioni di ascolti on line, un numero che contiene “solo” il 4,7 per cento in più di ascolti rispetto alla settimana precedente e il 12,6 per cento in più rispetto alla media del numero degli streaming realizzati nelle prime sei settimane del 2019. Insomma, c’è stata come sempre poca curiosità per l’ascolto dei brani sanremesi sulle piattaforme free e a pagamento.
Del resto che Sanremo sia in realtà soprattutto una vetrina, una piattaforma di lancio utilizzata da molti degli artisti in gara per raggiungere i concerti e le esibizioni live lo dimostra il fatto che il Festival solitamente incide sul mercato annuale delle vendite discografiche per l’1,5 per cento.
Per vedere come saranno andati gli artisti in gara nella 69esima edizione bisognerà aspettare che vengano pubblicati gli album di tutti e che vengano poi diffusi i dati di vendita. Per il momento si può prendere come dato di riferimento il fatturato delle industrie discografiche italiane nel 2017 che fu di 136 milioni di euro e dunque il Festival portò quell’anno un incasso di circa 2 milioni di euro. Il vero business del Festival dev’essere altrove.