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 2019  febbraio 15 Venerdì calendario

Le donne di potere sono considerate streghe

Durante le elezioni presidenziali americane del 2016, i social media sono stati inondati di immagini di Hillary Clinton con indosso un cappello nero e a cavallo di una scopa, oppure ridacchiante e con la pelle verde. I suoi avversari la chiamavano La Strega Malvagia della Sinistra, affermando l’esistenza di fonti certe che sostenevano puzzasse di zolfo.
Sul finire del XIX secolo, la suffragetta Matilda Joslyn Gage affermò qualcosa di rivoluzionario. La persecuzione delle streghe, disse, non aveva niente a che vedere con la lotta al male o con l’opporre resistenza al demonio. Si trattava semplicemente di misoginia sociale radicata, il cui obiettivo era reprimere l’intelletto delle donne.
Una strega, disse, non era malvagia. Era assai più verosimilmente una donna «di maggiore conoscenza».Eppure, nonostante tutti i tentativi fatti per reprimerle, le streghe sono fra noi con più forza che mai, da Wanda Maximoff, la strega Scarlet deiVendicatori, al recente film The Love Witch, dalla serie televisiva American Horror Story a libri di saggistica come The Witches: Salem, 1692 di Stacy Schiff. L’immagine stereotipata della strega – incarnato verdognolo, cappello a punta, verruche, gatto nero – nel tempo si è radicata, ma è un’immagine di superficie che in realtà ne cela un assortimento impressionante.Partiamo dalla figura classica: la vecchia strega cattiva.Quest’immagine ha messo radici in epoca cristiana, quando le streghe erano donne che si univano al demonio, tuttavia streghe vecchie e brutte risalivano a prima ancora di Gesù. Le più celebri di questo genere devono essere le tre bizzarre sorelle del Macbeth di Shakespeare. Sono delle repellenti “streghe di mezzanotte”, con labbra a fessura, dita screpolate e barba. I loro incantesimi – occhio di tritone e zampa di rospo – sono disgustosi quanto il loro aspetto e maledicono chiunque le contrasti. Anche la classica strega delle fiabe, come quella di Hansel e Gretel che mangia i bambini, rientra in questa categoria, così come la slava Baba Yaga, e la Malvagia Strega dell’Ovest della serie sul Mago di Oz di L. Frank Baum, resa celebre dall’attrice Margaret Hamilton. Il ruolo era stato originariamente offerto all’affascinante Gale Sondergaard, ma lei l’aveva rifiutato perché non voleva apparire brutta.E la bruttezza, naturalmente, è un fattore chiave. Le sembianze repellenti di queste streghe hanno lo scopo di eguagliare la loro malvagità interiore e affermare la loro anormalità, poiché le donne dovrebbero essere il più possibile graziose, attraenti e giovani. Ma la relazione con l’età contiene anche un fondo di verità: molte delle donne accusate di stregoneria erano le cosiddette “vecchie sagge”, spesso povere vedove, che racimolavano di che vivere come levatrici, erboriste e guaritrici.Ma non erano solo le donne vulnerabili ad attirarsi accuse di stregoneria. Erano anche le donne di grande potere politico.Giovanna d’Arco condusse i francesi alla vittoria contro gli inglesi. Quando le autorità inglesi non riuscirono a sconfiggerla, ne erosero la figura, attribuendo il suo successo a strumenti demoniaci. Anche Cleopatra e Anna Bolena furono accusate di stregoneria. Forse la cosa più scioccante di questo “comma-22” è il modo in cui continua ad agire ancora oggi. A parte Hillary Clinton, Nancy Pelosi ha subito analoghi insulti e di recente Theresa May è stata filmata mentre rideva sonoramente, e la sua cosiddetta “risata diabolica” è rapidamente diventata virale.La tradizione della strega sexy, che adesca gli uomini con la sua bellezza, risale alla prima strega della letteratura occidentale: la divina maga Circe. La cosa maggiormente degna di nota è la sua ambiguità morale: sebbene all’inizio dell’episodio sia una figura minacciosa, una volta divenuta amante di Odisseo, restituisce ai suoi compagni l’aspetto umano e dona a Odisseo provviste e consigli essenziali per il suo viaggio di ritorno a casa. Non tutte le streghe seducenti esprimono una simile ambiguità, ma la Fata Morgana, Morticia Addams e Melisandre del Trono di Spade rientrano in tale categoria.E questo ci porta al nostro ultimo tipo: la strega buona.Naturalmente nessuna rassegna di streghe buone può dirsi completa senza la superlativa Hermione Granger. Per tutta la serie Harry Potter di J.K. Rowling, l’intelligenza, la gentilezza, il senso di giustizia e la determinazione di Hermione fanno di lei un modello. Il che ci riporta alla molteplicità e varietà dei tipi di strega. La verità è che le streghe non possono essere racchiuse in categorie: superano in un balzo i confini tra l’una e l’altra, trascendendole con la velocità con cui noi le creiamo. Se davvero è così, allora c’è motivo di sentirsi incoraggiate. Le donne hanno fatto passi da gigante verso l’eguaglianza, e siamo testimoni di una consapevolezza senza precedenti riguardo molestie sessuali, violenze e riduzione al silenzio. Ci sono anche notizie meno rassicuranti. Nell’ultimo decennio, funzionari Onu hanno annunciato un aumento del numero di donne uccise per stregoneria in varie parti del mondo. In India le testimonianze del fenomeno sono particolarmente abbondanti.Corti di giustizia in Arabia Saudita hanno condannato donne per stregoneria, e nel Ghana le hanno confinate in “campi per streghe”.Ci troviamo perciò di fronte a un bivio – il che ci sta perfettamente, visto che i bivi e i crocevia sono sacri a Ecate, dea greca della stregoneria. Continueremo a temere e punire le donne che hanno potere? A chiamarle malvagie? O riusciremo forse a celebrare finalmente la forza femminile, accettando che le streghe – e le donne – sono qui e non se ne andranno mai?– © The Guardian (traduzione di Marinella Magrì)